Brutto episodio – comunque isolato e subito stigmatizzato dai sindacati – durante lo sciopero generale di ieri a Serravalle. Una macchina con a bordo una mamma e una bimba piccola è stata presa a calci.
SAN MARINO – L’ultima volta, l’ultima volta di uno sciopero generale a San Marino, era dicembre. C’era la neve. E qualcuno si è divertito a imbrattare Palazzo Pubblico, e di rompere addirittura i cordoni di sicurezza entrando di forza all’interno del simbolo della democrazia di San Marino. Qualcuno provò a derubricare l’episodio come una goliardata, ma la gravità del gesto resta come una macchia.
Questa volta lo sciopero generale è arrivato in una giornata di caldo estivo. Il sindacato ha deciso di spostare la manifestazione a Serravalle, bloccando il traffico sulla Superstrada e causando lunghi incolonnamenti. Anche su questo aspetto ci sarebbe da riflettere, ma corriamo oltre. Ancora una volta si è verificato uno spiacevole episodio. Una macchina, con a bordo una mamma con una bambina di appena sei mesi a bordo, dopo 40 minuti di fila è stata bloccata dai manifestanti. Sono volati insulti, spinte. Una persona ha addirittura preso a calci la macchina. Si è trattato di un episodio isolato, ma che non può essere lasciato passare sotto silenzio.
Questa volta, a differenza dall’“assalto” al Palazzo, d’inverno, i vertici del Sindacato hanno prontamente stigmatizzato l’episodio e tanti lavoratori, anche sui social network, hanno preso le distanze da chi si è reso protagonista di un episodio che ha davvero poco a che fare con una manifestazione di solidarietà e democrazia come uno sciopero generale.
