Home NotizieSan Marino San Marino, sciopero generale CSU: occupata la rotonda di Serravalle

San Marino, sciopero generale CSU: occupata la rotonda di Serravalle

da Redazione

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All’appello della CSU ha risposto qualche migliaio di persone, i sindacati parlano di 4 mila. Sulla strada, automobili incolonnate, conducenti di camion inizialmente sconcertati e poi arrabbiati.

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Nessun lancio di uova contro la facciata di palazzo Pubblico (dicembre 2010, Pianello), ma blocco totale del traffico in entrata e uscita da San Marino, all’altezza della rotonda di Serravalle. Sotto un sole cocente, lo sciopero generale proclamato dalla CSU ha messo in ginocchio la viabilità: automobili incolonnate, conducenti di camion inizialmente sconcertati e poi arrabbiati, turisti stranieri un po’ sorpresi ma pazienti, chiusi dentro le loro automobili. E ciclisti, centauri, che con qualche manovra hanno fatto lo slalom tra le vetture ferme e i corpi di alcune migliaia di manifestanti (i sindacati parlano di 4 mila, a cui si può fare l’inevitabile tara per avere un’idea precisa) che dalle 10 alle 11.30 hanno invaso le carreggiate. Sopra la lingua d’asfalto, molti cartelloni che inneggiano allo stato sociale, alla tutela del lavoro, e alla condizione di frontaliere. Scontri verbali tra i manifestanti e gli automobilisti, sedati dall’intervento dei militari. Molti i lavoratori, ma anche intere famiglie unite per contestare i provvedimenti del Governo. Una discesa sulle strade nel segno dell’equità fiscale e della trasparenza. La scelta di manifestare nel cuore economico della Repubblica e lontano dal Pianello segna, simbolicamente, la distanza e la scarsa attenzione che la politica ha dimostrato in questi anni nei confronti dei lavoratori. Una scelta che molti lavoratori peraltro non hanno apprezzato, come dimostra la polemica degli ultimi giorni.

Tra gli striscioni portati sulle strade dai lavoratori anche uno che recitava “Il Paese si salva se si salva il lavoro. Accordi subito”. Uno striscione riferito alle relazioni con l’Italia, bloccate da tempo, ma che si accorderebbe bene anche con l’attuale fase delle relazioni sindacali. La Csu infatti al di là di respingere qualsiasi proposta pervenuta negli ultimi mesi non è proprio riuscita ad andare.

Se all’immobilismo si aggiunge il blocco delle strade, come nel caso odierno, tutto quanto insieme lascia parecchio da pensare.

 

 

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