San Marino, primo assaggio di Ecomercatale. Al Teatro Titano ieri si è parlato di riduzione rifiuti e buone pratiche, con l’esperienza di Effecorta raccontata dall’imprenditore Pietro Angelini. Da San Marino Fixing n.20.
di Saverio Mercadante
“Effecorta è nata nel 2009 in un periodo di grande crisi, eppure abbiamo già aperto un altro punto vendita a Ferrara e siamo in trattativa per l’apertura di altri filiali. Insomma, è un’idea imprenditoriale che funziona”. Sono le parole di Pietro Angelini, l’imprenditore lucchese che ha creato una cooperativa a Capannori di grande interesse in ambito di commercio ecostenibile. Effecorta è stata all’inizio un’esperienza unica in Italia ed ha aperto una nicchia di mercato di ottme prospettive. Se ne parlerà il 25 maggio al Teatro Titano, al convegno dal titolo “Riduzione dei rifiuti: buone idee per fare impresa verde”. L’evento è all’interno di Ecomercatale 2011. “Abbiamo una valenza etica molto forte – continua Angelini – che si coniuga attraverso la riduzione degli imballaggi e la filiera corta dei prodotti locali (arrivano al massimo da 70 km di distanza) che proponiamo. La nostra è una clientela consapevole che vuol sapere nel momento in cui arriva nel nostro negozio il prima e il dopo di quello che compra: quindi, da dove arriva quello che acquista, e dove vanno a finire i rifiuti. Questo tipo di proposta all’inizio è stata unica in Italia. C’era chi lavorava alla riduzione degli imballaggi e chi sulla filiera corta. Nessuno aveva mai messo insieme le due cose. Siamo partiti con 100 prodotti sfusi, ora siamo a duecentocinquanta. A fronte di un esercizio normale di una dimensione simile alla nostra, attraverso la fidelizzazione della clientela, siamo arrivati a una riduzione del 40% dei rifiuti. Inoltre noi non abbiamo mai venduto sacchetti di plastica sin dall’inizio. Abbiamo invece distribuito in due anni ventimila borsine di cotone”.
Più precisamente, che tipo di prodotti si vendono all’interno di Effecorta?
“Prodotti alimentari di ogni tipo liquidi e non liquidi. Legumi, cereali, spezie, paste, olii, vini, miele, aceto, insomma, tutti i prodotti che si trovano in tavola. Sul fronte non alimentare abbiamo qualcosa come trenta prodotti per la persona e per la casa biodegradabili al novantotto per cento in 24 ore. Siamo tra i pochi in Europa ad averli. Favoriamo comunque la presenza di tutti quei produttori di merci che reinventono in senso ecosostenibile, o derivati dal riciclo. Ma con un taglio che guarda molto alle abitudini di un cliente ordinario. Insomma, senza proposte estreme da un punto di vista ambientale, ma comunque piacevoli. La rinuncia al contenitore è evidente determina anche un altro vantaggio: un alto risparmio. A parità di prodotto, in una dimensione come la nostra arriviamo sino al trenta per cento. Nelle grandi distribuzioni per prodotti di più bassa qualità l’incidenza sul prezzo finale può essere anche del cinquanta per cento”.
Come nasce l’esperienza di Effecorta?
“Io personalmente sono imprenditore da dieci anni, però da sempre con una sensibilità forte sui temi ambientali. Ho formato un gruppo di soci che hanno alle spalle almeno dieci anni di volontariato nel sociale. Ho impostato quindi una società su questa idea trainante che non fosse solo un’associazione ma avesse a tutti gli effetti le dinamiche di un’impresa. Puntando non solo al lucro, agli utili ma anche ai valori dell’eticità e del cambiamento. Anche per smuovere il mondo associativo e dell’ecosostenibilità rinchiuso troppo in se stesso, a volte. Quindi, aperti alle sfide del mercato proponendo alternative nuove e dirompenti. Io sono anche membro del Club Nazionale di ricerca sulla riduzione dei rifiuti e mi sto occupando proprio del mondo degli esercenti per diffondere una modalità, un processo di lavoro migliore in tutti i settori”.
Effecorta è una cooperativa, nata due anni fa, con sei soci amministratori che si occupano dello sviluppo della rete vendita, la comunicazione e la parte finanziaria. C’è un biologo che si occupa della qualità dei prodotti, un altro socio ha prodotto un software di gestione del magazzino e della etichettatura dei prodotti con i riferimenti di origine. Sono centoventi i fornitori per i duecentocinquanta prodotti. Quattro gli addetti tra Capannori e al nuovo punto vendita di Ferrara. Insomma, un meccanismo complesso per una start up che si era data cinque anni per posizionarsi sul mercato e invece ha raggiunto già buoni obiettivi dopo due anni. A questo va aggiunto anche lo sviluppo di un indotto di produttori che oggi lavorano esclusivamente per Effecorta. “Noi abbiamo fatto un investimento. Non sul risparmio ma sullo spreco. Una persona è disposta a spendere per buoni prodotti ma non a sprecare. Per dare un altro valore alla merce”.