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San Marino, dopo l’incontro con i sindacati gli auspici dell’esecutivo

da Redazione

SAN MARINO – Dopo il lungo e serrato confronto avvenuto ieri fra un’ampia delegazione di Governo e le Organizzazioni sindacali, l’Esecutivo, per bocca del Segretario di Stato per il Lavoro, Francesco Mussoni esprime alcune valutazioni e auspici. Mentre conferma innanzitutto il massimo rispetto per lo strumento democratico dello sciopero il Governo, pur non intendendo mettersi in contrapposizione con i Sindacati che vi hanno aderito, invita questi ultimi a non travalicare il loro importante ruolo dando una valenza politica alla protesta, aggiungendo criticità a criticità e favorendo un contrasto sociale che non aiuta la soluzione dei problemi.

Il Governo riconosce pienamente la gravità del momento, la crisi in corso, lo stallo dei rapporti con l’Italia e le conseguenti difficoltà dei lavoratori, ma evidenzia che a poco servono le critiche preventive alle riforme che ancora devono essere messe completamente a punto, come ad esempio la riforma tributaria, e che per uscire da questa difficile situazione è fondamentale fare sistema e privilegiare la concertazione.

Dall’incontro di ieri è emersa, ad avviso del Governo, la necessità di proseguire un confronto serrato a un tavolo unico, che vedrà anche la partecipazione dei datori di lavoro organizzati nelle varie associazioni di categoria, per affrontare la discussione sul tema dello sviluppo economico del Paese e di tutte la riforme: in primis quella tributaria, quella pensionistica e quella della P.A..

Il Governo si è anche impegnato ad aprire ufficialmente la stagione dei rinnovi contrattuali, sempre allo stesso tavolo e nell’ottica proprio del percorso dello sviluppo economico e delle riforme.

Parallelamente permane l’attività del Tavolo Permanente sul Frontalierato, che perseguirà la soluzione dei problemi giuridici bilaterali, così come auspicato anche da parte italiana nella recente risposta fornita in materia dal Sottosegretario agli Affari Esteri Mantica.

Un invito dunque a considerare che alcune risposte alle rivendicazioni sindacali stanno già giungendo da parte dell’Esecutivo, che si rende disponibile a un dialogo serrato, senza disconoscere i problemi e le criticità che, comunque, il giorno dopo lo sciopero, avranno necessità di essere affrontati.

La vera sfida resta quella dello sviluppo e del cambiamento del sistema economico e, soprattutto, del cambiamento dell’approccio per conseguirlo, che non potrà prescindere dall’impegno e dalla responsabilità di tutte le parti sociali.

c.s.

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