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Frontalieri, salvare la franchigia. Sabato assemblea parallela a Rimini e a Ventimiglia

da Redazione

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Frontalieri, eppure qualcosa si muove. Ma sembra di assistere al volo di uno sciame ronzante di api che non riescono più a trovare l’ape regina: Tremonti. Intanto sabato 21 maggio assemblea “parallela” a Ventimiglia e Rimini.

di Saverio Mercadante

SAN MARINO – Qualcosa si muove. Ma sembra di assistere al volo di uno sciame ronzante di api che non riescono più a trovare l’ape regina: Tremonti.

Tra San Marino, Roma, Ventimiglia, Rimini, Cesena, il Friuli Venezia Giulia, le iniziative per risolvere la questione dei frontalieri italiani si accavallano e si moltiplicano. Sia sul fronte della supertassa che su quello della franchigia, prodotti-capestro delle due Finanziarie, quella sammarinese e quella italiana. Dall’Italia la pressione sulle autorità sammarinesi sulla “supertassa” prosegue anche con dichiarazioni pesanti come quelle dell’onorevole Vannucci: “E’ ora di riportare alla ragione le autorità sammarinesi”. E’ uno dei tre deputati del Partito Democratico, con Elisa Marchioni e Franco Narducci che attraverso una specifica risoluzione hanno chiesto al ministro agli Esteri italiano, Franco Frattini di “intervenire a difesa dei lavoratori italiani, con una nota ufficiale o convocando l’ambasciatore sammarinese”.

Il segretario del PDCS Marco Gatti intanto invita la controparte italiana a mettersi a un tavolo con i responsabili dei dicasteri delle Finanze e del Lavoro per affrontare una “vera e propria emergenza”. “Il tavolo può essere certo uno strumento utile, ma non con il fucile puntato”, osserva ancora il parlamentare italiano. Che domanda: “Se l’Italia facesse la stessa cosa, facendo pagare più tasse ai sanmarinesi?”

Il governo, con il Segretario di Stato per il lavoro Francesco Mussoni, quello che sembra più rendersi conto dell’insostenibilità della situazione, fa un altro passo in avanti e insedia il Tavolo Permanente per il Frontalierato.

Il Tavolo si propone di attivare un confronto aperto e istituito su base permanente fra forze politiche, sindacali e lavorative, chiamate a individuare soluzioni idonee a inquadrare e risolvere le problematiche relative al lavoro transfrontaliero, attraverso la predisposizione di una cornice normativa che garantisca diritti certi ai lavoratori e rapporti giuridici stabili fra i due Stati. Ma sembra ancora poco, troppo poco. Non si può non essere d’accordo con Denis Merloni, assessore al Lavoro della Provincia di Forlì-Cesena, commentando la richiesta all’Italia di Marco Gatti, segretario del PDCS.

“Per quello che riguarda le nostre competenze, accogliamo con favore l’idea di un tavolo di confronto ad hoc e siamo disponibili a parteciparvi. Ma prenderemo parte solo a un tavolo dove si affrontino temi concreti, perché mi pare che di chiacchiere su questo tema ne siano già state fatte abbastanza”. Il parlamentare Pizzolante e il consigliere regionale Lombardi hanno incontrato in questi giorni Mussoni e Valentini ricavandone rassicurazioni “in merito ad una concreta disponibilità a rivedere l’intera normativa sulle deduzioni per i frontalieri nell’ambito dell’accordo sulle doppie imposizioni”.

CSIR_3Anche il sindacato avvia un’altra mobilitazione per tenere calda la questione dei frontalieri nella Capitale. Diecimila cartoline al Quirinale per rivendicare pari diritti, pari dignità per i lavoratori frontalieri.

E’ partita nei giorni scorsi la campagna di sensibilizzazione promossa dal Consiglio sindacale interregionale San Marino, Emilia-Romagna, Marche (CSIR).

Super tassa, franchigia, rapporti Italia-San Marino. Sono questi i temi al centro della cartolina-appello indirizzata direttamente al Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano.

“La campagna di sensibilizzazione – ha spiegato il presidente del CSIR, Luca Montanari – vuole coinvolgere direttamente gli oltre 6 mila lavoratori frontalieri occupati in Repubblica, le loro famiglie e tutti coloro che vogliono esprimere preoccupazione per lo stallo dei rapporti italo-sammarinesi. Uno stallo che sta paralizzando l’economia della Repubblica di san Marino con pesanti ripercussioni anche in molti Comuni delle due Regioni confinanti”.

Anche per questo, aggiunge, “chiederemo la firma sia ai rappresentati delle istituzioni locali e regionali, sia ai parlamentari emiliano romagnoli e marchigiani, rimarcando l’urgenza di riattivare, come primo obiettivo, la proroga della franchigia di 8 mila euro entro la fine di quest’anno”.

Molte perplessità sull’iniziativa da parte dei Frontalieri Autonomi Intemeli, i lavoratori frontalieri di Ventimiglia: nello scorso marzo hanno organizzato una grossa manifestazione con migliaia di persone contro la cancellazione della franchigia di 8.000 euro a cui avevano aderito anche i frontalieri della Repubblica di San Marino.

“Al di là dl fatto che parlarne è sempre utile credo che non serva a nulla una iniziativa di questo genere: Giorgio Napolitano c’entra ben poco con il nostro problema”, afferma convinto Roberto Parodi, segretario della F.A.I.

“Qui l’unico da convincere è Tremonti. Solo lui può risolvere il nostro problema. Risultati concreti non ce ne possono essere in quella direzione. Tremonti, ripeto, è l’unico che può decidere di mollare e dire sì”.

La F.A.I. ricordiamo organizza per il 21 maggio presso la sala consiliare del comune di Ventimiglia, il 2° Forum dei frontalieri. Si discuterà per un’equa e stabile imposizione fiscale e per l’approvazione di una mozione al ministro dell’economia e delle finanze Giulio Tremonti per il ripristino del bonus fiscale per il 2012.

A questo proposito la F.A.I. ha organizzato una raccolta firme per una petizione a riguardo, superando già quota 4.000 adesioni. All’assemblea è prevista la partecipazione di parlamentari, politici, amministratori regionali, provinciali e comunali, sindacalisti ed una delegazione di frontalieri di San Marino, Austria e Slovenia.

“Saranno presenti il senatore Bornaccini, la senatrice Pinotti, il sottosegretario Sonia Viale, i consiglieri regionali, il governatore della regione Burlando, il responsabile dei frontalieri della CGIL Pozzetti. L’intento è quello di discutere e coinvolgere i politici sul testo di legge da presentare in parlamento e di firmare una mozione a sostegno della petizione per una legge definitiva sul tema della franchigia fiscale a quota 12.000 euro con una rivalutazione in base al costo della vita. Questo è anche il testo base del disegno di legge già presentato in parlamento dal senatore Bornaccini, ddl 530, due anni fa. Ora c’è un altro disegno di legge presentato dalla senatrice Roberta Pinotti, molto simile al precedente, sul quale bisognerà discutere in Parlamento al più presto. L’importante è arrivarci”.

Il 21 maggio in contemporanea al Forum di Ventimiglia ci sarà un’assemblea dei frontalieri anche a Rimini.

E’ previsto a Roma anche un concentramento dei frontalieri del circondario rimimese, liguri e friulani, a giugno, una settimana prima della minifinanziaria, per la consegna delle migliaia di firme della petizione al ministro Tremonti.

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