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San Marino, l’ancient Paris ai tempi del maudit Baudelaire

da Redazione

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Al Centro Sociale di Dogana, sino al 29 aprile, in mostra le fotografie in bianco e nero di Carjat, Nadar e Merville: 14 scatti d’autore per scoprire un secolo straordinario. E una città bellissima: quella Parigi dell’Ottocento.

 

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2 marzo 1872, pranzo dei “Vilains Bonshommes” nella rivendita di vino in cui Rimbaud cinque mesi prima aveva presentato le sue poesie.  Al termine del banchetto c’era l’abitudine che i commensali leggessero i loro versi. Come al solito, i poeti più noiosi si prendevano più tempo, Rimbaud scalpitava e si mordeva la lingua, reso forse anche più intollerante da abbondanti dosi di alcol. Venne il turno di Creissels, un poeta meno che mediocre giustamente dimenticato, che si alzò e cominciò a recitare il suo “Sonnet du Combat”, un vero e proprio attentato all’intelligenza. Rimbaud cominciò ad aggiungere una parola alla fine di ogni verso: “Merde!”. Ad un certo punto il poeta-fotografo Etienne Carjat si rivolse a Rimbaud e gli disse: “Sei un piccolo rospo”. Rimbaud, raggiunto alle spalle da Verlaine, afferrò il bastone da stocco dell’amico e fece un affondo verso Carjat, sfiorandogli la mano. Rimbaud venne disarmato, sollevato in aria da Carjat stesso, e scaraventato fuori. Allora Rimbaud attese pazientemente all’esterno il termine delle letture, e quando Carjat uscì gli si parò davanti all’improvviso e lo trafisse allo stomaco con lo stesso bastone-spada. Sembra che Carjat sia rimasto incolume, ma si era infuriato a tal punto da distruggere i negativi delle due foto che aveva fatto a Rimbaud. Un aneddoto gustoso, un modo maudit per introdurre “Paris au temps de Baudelaire – fotografie di Carjat, Nadar, Marville”, la mostra patrocinata dalla Segreteria di Stato per la Cultura e da Alliance Francaise che è stata inaugurata domenica 17 aprile al Centro Sociale di Dogana. Un percorso che si snoda attraverso quattro ritratti di Carjat e Nadar e nove fotografie di Parigi scattate dal fotografo Charles Marville. Gli scatti presenti in mostra sono delle vedute di due quartieri di Parigi: il Quartier Latin sulla Rive Gauche, i dintorni delle piazze Saint-Michel e Saint-André-des-Arts, il quartiere Saint Lazare sulla Rive Droite, e provengono dalla Bibliothèque historique de la Ville de Paris. Interessante il rapporto tra il poeta de “I fiori del male” e la fotografia: Baudelaire venne infatti immortalato sia da Nadar (tra il 1854 e il 1860) che da Carjat (1861). La mostra rimarrà aperta sino al 29 aprile.

 

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