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San Marino, le nuove generazioni ritrovano il divin Poeta

da Redazione

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“E’ vero, è stato un grande successo questa edizione del Mese Dantesco, specialmente tra i giovani”. Così Franco Capicchioni, Presidente dell’Associazione Dante Alighieri di San Marino.

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di Saverio Mercadante

 

“E’ vero, è stato un grande successo questa edizione del Mese Dantesco, specialmente tra i giovani. E tra chi si è impegnato per questo evento che ormai fa parte a pieno titolo del cartellone culturale del Paese, ci sono stati sia insegnanti e allievi che ex insegnanti ed ex allievi. Una partecipazione importante, trasversale e generazionale. Bello l’entusiasmo degli spettatori in un teatro quasi sempre pieno”. Sono le parole dell’ingegner Franco Capicchioni, presidente dell’Associazione Dante Alighieri San Marino, a commento della quinta edizione del ‘Mese Dantesco’, appuntamento divulgativo inaugurato nel 2006.  “Il programma – continua il Presidente – è stato concepito proprio in funzione dei giovani, tanto è vero che tre delle quattro letture avevano sul palcoscenico proprio dei ragazzi. Sono quelle esperienze che ti porti dietro per sempre, sono ricordi indelebili”. “Il culmine, in questo senso, vi è stato proprio nell’ultima lettura condotta dalla professoressa Meris Monti. Nella sua classe c’erano delle alunne che facevano danza classica: è stata coinvolta anche la loro scuola. Ne è nato un vero e proprio spettacolo, molto bello”. L’argomento dell’appuntamento dell’11 aprile era l’amore di Dante verso Beatrice. Gli studenti della classe IV del Liceo Classico-Linguistico si sono cimentati in  letture cariche di significato tratte dalle opere dantesche,  e le allieve ballerine della Attitude Centro Danza dirette da Daniela Semprini hanno realizzato coreografie raffinate ed espressive, ispirate al balletto russo La bayadère. La conferenza di apertura, il 10 marzo “Lume v’è dato a bene e a malizia, e libero voler”, ha trattato di Dante, i giovani e il libero arbitrio. Quest’anno si è esaminato invece il messaggio propositivo della Commedia riguardo ad una domanda fondamentale: dove possiamo trovare la vera felicità? Una domanda affrontata dal professor Gasperoni e dal professor Salicioni. Anche questa edizione ha visto tra i protagonisti il professor Maurizio Gobbi. Il secondo appuntamento in calendario “Il mito di Ulisse da Dante a Primo Levi” gli ha offerto lo spazio adeguato per trattare ciò che ha caratterizzato da sempre l’Uomo, ovvero un profondo desiderio di conoscenza e di sfida nei confronti. Il mito scelto dal professor Gobbi per rappresentare questo ‘matrimonio’ è stato Ulisse che dalla passione di conoscere, come ci dice Dante, ha trascurato tutti i sentimenti più cari: l’amore filiale, quello paterno e addirittura il legame coniugale. Dopo il successo del professor Maurizio Gobbi il palco è toccato agli ex allievi Elio Balestrieri e Luca Guiducci, che con Maria Sole Brusa hanno proposto una performance davvero interessante, ‘Vagamente Dante’.  “Vagamente Dante  è nato come un happening – spiega Elio Balestrieri – Qualsiasi cosa questo significhi. Coglie spunti di riflessione da un passato nobile, incarnato in Dante, Pasolini, Calvino, De Cespedes, Schnitzler. E il futuro improbabile, mi chiederete voi? È l’aggettivo più consono a quello che ci spetta tra rivolte, stragi, crisi economiche e politici difficilmente processabili. Proprio per un futuro che a volte sembra diventare vago e vano, appoggiamo l’orecchio a un classico, come se questi avesse qualcosa da dirci. E spesso ce l’ha. Partendo da Dante cerchiamo qualche risposta, passando per gli altri grandi scrittori citati, e per argomenti quali le passioni, l’incertezza, la scelta, la grandezza morale e l’impegno civile. Il tutto intervallato da canzoni degli Stazione Deva, Gaber e altri”. “Ricordo che di queste letture sin dall’inizio del Mese Dantesco facciamo delle registrazioni audio-video. Abbiamo un archivio storico. San Marino RTV, per esempio, in occasione della scomparsa del professor Giuseppe Rossi ha mandato in onda la sua lettura nella prima edizione. I video vengono girati, montati, titolati da Alessio Fattori. Viene prodotto anche un cofanetto dvd sulle 4 serate”.  “Quest’anno è il centenario della nascita della Dante Alighieri a San Marino. E a fine anno ci sarà l’uscita del terzo volume dell’annuario che raccoglie una decina di scritti a carattere culturale”. L’Associazione è organizzata in commissioni: una di queste si occupa del Mese dantesco è presieduta da Lea Fiorini, ex preside della scuola secondaria superiore. Le altre si occupano dell’annuario, le altre del rapporto con i giovani. L’Associazione a San Marino nasce il 13 agosto 1911 e ha proseguito la sua attività sino agli anni Settanta. Venne rifondata nel settembre 2005. “Il gruppo dei rifondatori – ricorda l’ingegner Capicchioni voleva un Presidente che non fosse un insegnante. E io aderii ben volentieri, anche perché venivo dal liceo classico”. È una delle associazioni culturali più antiche e prestigiose e affianca spesso le ambasciate all’estero. Giosuè Carducci fu tra i suoi fondatori. Nacque nel 1889. Sono 500 i comitati nel mondo, 100 in Italia, 200.000 iscritti. Un centinaio gli iscritti a San Marino. L’attività si fonda sul volontariato e sulle sponsorizzazioni. Tra i sostenitori, la Fondazione San Marino e la SUMS, con il patrocinio della Segreteria di Stato alla Cultura, dell’Ambasciata d’Italia a San Marino e anche della Commissione Nazionale dell’Unesco.

 

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