Home NotizieMondo Eataly, le 7 mosse di Farinetti per un’Italia migliore

Eataly, le 7 mosse di Farinetti per un’Italia migliore

da Redazione

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“Cazza la randa capitan Oscar. Buon Marìn. L’enorme lenzuolo bianco con le scritte azzurro mare compare come d’incanto al terzo piano del Millo, l’edificio disegnato da Renzo Piano e affacciato sul Porto Antico di Genova che da ieri ospita la succursale ligure di Eataly. Oscar Farinetti, in mano un bicchiere di Ferrari, sale sul palco e illustra ai genovesi la sua ultima scommessa, che non è tanto il lancio su piazza dell’arcinota e internazionale “bottega” di alti cibi del made in Italy, quanto la traversata a bordo del ketch di 22 metri capitanato da Giovanni Soldini che partirà destinazione New York.
A bordo della “I love Barolo e Grana Padano”, imbarcazione in legno e tutta manuale, si alterneranno imprenditori (Riccardo Illy, Daniel Winteler, Marella Levoni, Luciana delle Donne, Matteo Marzotto), scrittori (Alessandro Baricco, Antonio Scurati, Simone Perotti, Giorgio Faletti), un violoncellista (Mario Brunello), un’attrice (Lella Costa), un matematico (Piergiorgio Odifreddi), un illustratore (Francesco Rubino), una cantautrice (Maria Giua), un mastro birraio (Teo Musso), una navigatrice (Bea Iacovoni), cuochi di chiara fama (Ugo Alciati, Moreno Cedroni, Davide Scabin e Mario Batali) e velisti-imprenditori (Guido Falck, Paolo Nocivelli, Bruno Fieno e Luca Baffigo).
In totale quattro tappe (Palma di Maiorca, Gibilterra, Madeira e New York) e due date simbolo: il 25 aprile Festa della Liberazione, ieri, per la partenza, il 2 giugno, Festa della Repubblica, per l’arrivo. Sì, perché la spedizione ha una premessa etico-politica e una missione da compiere: stendere un manifesto programmatico per l’Italia insieme alla ciurma arruolata da Farinetti.

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