Una rappresentanza del Consiglio Direttivo dell’ANIS ha incontrato martedì una delegazione del Governo. Sul tavolo il tema dei rapporti con l’Italia, la situazione dei frontalieri e le iniziative da mettere in campo per uscire dalla black list.
SAN MARINO – Una rappresentanza del Consiglio Direttivo dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese martedì ha incontrato una delegazione del Congresso di Stato. È stato un lungo confronto sui temi più caldi sul tavolo, dai rapporti con l’Italia, a quelli con l’OCSE e con gli altri Organismi internazionali. Si è inoltre discusso di riforme e della spinosa questione dei frontalieri.
L’Associazione ha fatto il punto sulle difficoltà del settore industriale, che ha dimostrato tuttavia in questi mesi la propria solidità, con una contenuta perdita di posti di lavoro malgrado tutto, mentre ben più seria si sta rivelando la situazione del settore finanziario, con tutti i problemi a cascata sull’intero sistema economico sammarinese.
ANIS ha ribadito la necessità di una condivisa e comune visione del futuro, “capace di dare nuovo impulso alla ripresa e alla crescita del sistema Paese, in un contesto di stabilità, trasparenza, certezza delle regole riaffermando con forza, ed in tutte le sedi opportune, la volontà di proseguire nel percorso di allineamento del proprio ordinamento alle norme internazionali”.
In questo senso vanno lette – come hanno spiegato i responsabili dell’associazione ai membri dell’esecutivo – le sette istanze d’Arengo (CLICCA QUI per approfondimenti), che vogliono rappresentare un vero e proprio progetto per il Paese su cui ANIS auspica la maggiore condivisione possibile.
ANIS ha inoltre ribadito che il mondo imprenditoriale non è più in grado di sopportare il “peso della collocazione nella black list del decreto incentivi”. Da qui la volontà di promuovere nuove iniziative. A partire dall’allineamento rapido del Paese agli standard internazionali richiesti (“non si possono più rischiare osservazioni di inadempienza o richiami”, fanno sapere dall’associazione degli industriali). E una lotta serrata alla illegalità, con il potenziamento delle attività di contrasto che dovrebbe avvenire anche attraverso percorsi di formazione del personale e con specifiche collaborazioni con autorità estere, come è stato messo nero su bianco anche nella specifica Istanza d’Arengo, che Fixing analizzerà sul numero in edicola questo venerdì.
Il Governo – fanno sapere dall’ANIS – ha mostrato di condividere gran parte dei ragionamenti proposti. Assicurando che in breve tempo sarà messa in agenda una nuova riunione, su cui si dovrà ragionare sui singoli temi nel dettaglio.
Capitolo frontalieri. ANIS fa sapere che la Segreteria di Stato alle Finanze ha ribadito l’impegno a ridurre l’impatto fiscale per i lavoratori con i redditi più bassi e carichi famigliari e a trattare la materia nell’ambito dell’annunciata riforma tributaria. La questione resta dunque di grande attualità.