L’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese è pronta a rinnovare il Contratto di Lavoro. È pronta a sedersi al tavolo di confronto anche domani. Oggi stesso. Quello che chiediamo però è l’impegno da parte del sindacato a fornire una vera disponibilità al confronto: nel contesto attuale non si può trattare la parte economica del contratto e lasciare ad un futuro non meglio precisato i ragionamenti sul rilancio del settore industriale. In poche parole, non possiamo più rinunciare ad avere una disponibilità sull’orario, sulla flessibilità, nei termini che ritroviamo in Italia ed in Europa per aiutare le imprese. Nel frattempo abbiamo inviato alle aziende le nuove tabelle retributive, mantenendo l’impegno di garantire il potere d’acquisto delle retribuzioni, come sempre dichiarato. L’inflazione media annua registrata nel 2010 è stata pari all’1,60%. Con le nuove tabelle viene riconosciuto, dal 1 gennaio 2011, il conguaglio dello 0,60% rispetto all’acconto dell’1% già corrisposto dal 1 gennaio 2010, raggiungendo così la quota complessiva dell’1,60%. Non solo. Responsabilmente con le nuove tabelle viene riconosciuto un ulteriore aumento dello 0,30% a copertura dell’incremento dell’aliquota relativa al fondo pensioni a carico del lavoratore introdotta dal 1 luglio scorso. Purtroppo il 2010 è stato un anno nel quale la situazione economica generale del Paese si è aggravata. Le relazioni con l’Italia sono difficilissime e occorre trovare in tempi brevi una soluzione. Per questa ragione abbiamo chiesto al Governo di fare ancora di più e di chiedere collaborazione agli organismi internazionali per completare celermente il percorso di allineamento agli standard richiesti sotto il profilo della trasparenza e della legalità. Ribadiamo che oggi più che mai occorre unità di intenti tra le forze politiche e le parti sociali per un unico obiettivo: superare questo periodo di difficoltà. Bisogna avere il coraggio di mettere in discussione le regole del passato perché appartengono ad un mondo che non c’è più. Serve un quadro di norme certe e semplici. Dobbiamo recuperare qualità ed efficienza. La macchina pubblica va riqualificata, ridotta la sua pesantezza sulla spesa corrente, contrastati efficacemente gli sprechi per fare sistema insieme al settore privato. Fra datori di lavoro e lavoratori non c’è più posto per l’antagonismo. Serve unire le forze, serve il confronto il dialogo costruttivo. In gioco c’è la sopravvivenza delle imprese e la salvaguardia dei posti di lavoro. Solo insieme si vince. Noi stiamo mettendo in atto azioni e idee concrete per reagire di fronte a questa delicatissima situazione, lo stesso chiediamo al Governo e al Sindacato per guardare con fiducia al futuro.
c.s. ANIS