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Italia, un futuro più a tinte nere che di color rosa

da Redazione

Vi è un altro modo per considerare la misura della tremenda recessione in cui è caduta l’economia del Bel Paese. Secondo l’Istat gli investimenti fissi lordi sono crollati come mai prima di oggi. Neanche durante la crisi del 1993.

Vi è un altro modo per considerare la misura della tremenda recessione in cui è caduta l’economia del Bel Paese. Infatti, secondo quanto rivelato dall’Istat, nel 2010 gli investimenti fissi lordi sono crollati del 12,1% in termini reali, un livello mai visto prima, almeno a partire dal 1970 – epoca in cui è iniziato questo tipo di rilevazione – e paragonabile solo al crollo visto nella precedente crisi del 1993, quando si raggiunse un -11,5%. Avverte lo stesso Istituto di Statistica che la diminuzione della spesa in beni capitali nell’ultimo biennio ha interessato tutti i settori dell’economia e ne presenta anche i dati disaggregati. Si scopre così che nel 2010 gli investimenti fissi lordi del settore industriale sono diminuiti del 14,9% rispetto all’anno precedente, facendo seguito a un calo del 4,1% visto nel 2009 (+4,9% nel 2008). La stessa emorragia è rilevabile pure nel settore dei servizi nel quale si riscontra un calo della spesa per capitale fisso pari a -10,6% nel 2010 e a -4,0% nel 2009 (+0,7% nel 2008). Gli investimenti del settore dei servizi, valutati al netto degli investimenti in case per civili abitazioni, risultano in calo dell’11,3% nel 2010 e del 5,1 nel 2009 (+0,6% nel 2008). Uno dei settori più colpiti è stato poi quello dell’agricoltura che nel 2010 ha fatto registrare un’ulteriore flessione (-17,4%), confermando la tendenza negativa registrata nei due anni precedenti (-2,7% nel 2009 e -4,7% nel 2008). Con queste rilevazioni è facile rilevare che nello scorso anno gli investimenti fissi lordi per addetto sono scesi a 9.600 euro, rafforzando la tendenza alla diminuzione manifestatasi già nel 2009 (10.600 euro, contro gli 11.000 euro nel 2008). Gli investimenti per addetto sono pari 10.200 euro nell’industria (in calo rispetto al valore di 11.300 euro del 2009 e di 11.600 euro nel 2008) e a 9.500 euro nei servizi (10.500 euro nel 2009 e 11.000 euro registrato nel 2008). Un ulteriore e preoccupante distinguo deriva dai dati di cui sopra, considerati al netto degli investimenti in abitazioni, il cui ammontare per addetto nel settore dei servizi è pari a 6.600 euro (7.300 euro del 2009 e 7.700 del 2008). Nel settore agricolo, invece, e sempre al netto degli investimenti per abitazioni, per addetto, ammontano a 6.400 euro (7.600 nel 2008 e nel 2009).

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