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“Via le Br dalle procure”, Roberto Lassini non si candiderà

da Redazione

lassini

 

Dopo le polemiche seguite all’affissione di manifesti con la scritta “Via le Br dalle procure” Roberto Lassini ha ceduto alle pressioni del suo stesso partito dimettendosi dalla lista del Pdl per le prossime elezioni comunali. L’ex sindaco democristiano di Turbigo ha anche inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per chiedere scusa del suo gesto. “Voglia accettare le mie scuse – si legge nella missiva nella quale fa riferimento a un suo ingiusto coinvolgimento in Tangentopoli -, sono un uomo di legge che ha subito una tortura. Non ho mai smesso di credere nella democrazia e sono stato vittima di un sentimento di rivalsa. Ciò non giustifica quello che ho fatto”. La decisione, presa ieri sera dal candidato, è arrivata dopo una giornata di pressing da parte del Pdl con il sindaco Letizia Moratti che aveva definito la propria candidatura “incompatibile” con quella di Lassini. E se tutto lo stato maggiore del Pdl non ha mostrato compassione per il candidato al Comune di Milano, l’unico che ufficialmente non ha “scaricato” Roberto Lassini resta il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il premier ha avallato la scelta di farlo ritirare, ma non ha preso posizione ufficialmente. Prima di lasciare Lassini aveva detto: “Quello slogan è forte, ma riprende quanto detto dal presidente del Consiglio sul ‘brigatismo giudiziario’ di certi magistrati”. Tecnicamente però, come ha spiegato stamani Radio24 la giornalista Paola Nania, le liste sono chiuse. E se Lassini riceverà un tot di voti, potrà essere eletto.

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