Il presidente uscente si appresta a vincere con un ampio margine le elezioni presidenziali. Violenze nello stato del Gombe. Sempre più netta la spaccatura nord-sud – I primi dati parziali delle elezioni presidenziali svoltesi sabato in Nigeria danno per favorito il presidente uscente Goodluck Jonathan. Secondo i risultati regionali, sembra che Jonathan abbia oltrepassato il 25 per cento delle preferenze, soglia minima richiesta per vincere senza andare al ballottaggio, in almeno 24 stati nigeriani, per un totale di 22 milioni di voti, contro i 12 milioni dei suoi rivali, tra cui il generale Muhammadu Buhari del Cpc. Il presidente Jonathan, che durante la sua campagna elettorale aveva puntato molto sulla trasparenza e sulla regolarità del voto, è membro del Partito democratico del popolo (Pdp) ed aveva assunto la guida del Paese lo scorso maggio, in seguito alla morte dell’allora presidente Umaru Yar’Adua, di cui era il vice. Nello Stato africano più popoloso le elezioni appena svoltesi sembrano delineare la netta divisione tra un nord musulmano che ha favorito il generale Buhari e un sud cristiano che ha invece sostenuto Jonathan. Le schiaccianti percentuali di vittoria per quest’ultimo in numerosi stati hanno indotto Jibrin Ibrahim del Centro di democrazia e sviluppo e da un portavoce dello stesso Buhari di elezioni irregolari e poco credibili. Il presidente del gruppo d’osservazione dell’Unione Africana, l’ex presidente del Ghana John Kufuor, ha confidato alla Bbc di essere soddisfatto di come il popolo nigeriano ha “cooperato per permettere alla nazione degne e adeguate elezioni”. Nonostante accuse di brogli e irregolarità, le consultazioni si sono svolte senza intoppi, nonostante si siano verificati violenti scontri e disordini nella capitale Abuja e negli stati di Adamawa, Bauchi e Gombe, dove domenica si è resa necessaria l’imposizione del corpifuoco. Qui, si registrano dieci morti nell’assalto di un gruppo di giovani fanatici all’abitazione del candidato del Pdp.