Home FixingFixing Valentini, Arzilli, Berardi: SMaC Card scelta vincente. Il progetto andrà avanti e verrà perfezionato

Valentini, Arzilli, Berardi: SMaC Card scelta vincente. Il progetto andrà avanti e verrà perfezionato

da Redazione

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Promuovono a pieni voti la SMaC, le tre Segreterie impegnate nel progetto. La promuovono, pur spiegando che qualche correzione deve essere apportata. Fixing intervista i Segretari di Stato Valentini, Arzilli, Berardi.

di Alessandro Carli

 

Promuovono a pieni voti la SMaC, le tre Segreterie impegnate nel progetto. La promuovono, pur spiegando che qualche correzione deve essere apportata. Per aumentarne l’appeal, e creare un circuito virtuoso, teso a calmierare il costo della vita. E se il segretario Arzilli ammette che l’idea di utilizzarla solo per la ricarica dei carburanti (e non più per il pagamento) si è rivelata vincente, Fabio Berardi evidenzia che la risposta degli operatori è stata interessante, anche se non esiste ancora una declinazione prettamente turistica nell’uso che, per logica di funzionamento, ancora non si adatta a chi sceglie “San Marino per la sosta, o per le escursioni”. Il Segretario Valentini sottolinea che lo strumento andrà avanti: “E nostra intenzione non abbandonare l’iniziativa, ma piuttosto di perfezionarla. Vorremmo trovare più collaborazione da parte delle associazioni e degli operatori commerciali”.


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Per il Segretario alle Finanze, Pasquale Valentini, “la SMaC card” rappresenta “uno strumento intelligente all’interno di una politica tesa alla crescita dei consumi interni. In primis, fidelizza il consumatore, lo invoglia ad entrare nel circuito, e gli permette di accedere ad una scontistica sugli acquisti. In secondo luogo, la SMaC è un segnale visibile di come sia possibile avere una riduzione del costo dei prodotti del territorio. Credo sia stata davvero utile ed efficace la correzione sui carburanti (ricarica e non consumo), in quanto ha saputo spostare l’utilizzo del consumo anche su altri settori, in particolar modo verso quello alimentare. Ci siamo posti due grandi obiettivi: aumentare le realtà coinvolte e, attraverso le banche, trasformare la SMaC anche in un borsellino elettronico”. Per il futuro, Pasquale Valentini sottolinea che “è nostra intenzione non abbandonare l’iniziativa, ma piuttosto di perfezionarla. Vorremmo però trovare più collaborazione da parte delle associazioni e degli operatori commerciali: in fondo, è uno strumento utilissimo per contenere i prezzi”.

 

marco_arzilli_002Il Segretario all’Industria Marco Arzilli non ha dubbi: “La SMaC è un ottimo strumento per la crescita economica del Paese: ha dato una spinta ai consumi, e allo stesso tempo ha calmierato il costo della vita. Credo che la SMaC debba per forza essere presente in tutta San Marino: chi è fuori dal circuito, è fuori dalla promozione del sistema Paese. La card rappresenta un investimento importante per lo Stato: è uno strumento che è già entrato nelle case dei cittadini, e che deve diventare nominativo. C’è anche il progetto di trasformarla in un ‘borsellino elettronico’. L’idea che possa essere utilizzata solo per la ricarica e non per il pagamento dei carburanti si è rivelata vincente: in questo modo è stato aumentato il raggio d’azione. Oggi si vedono famiglie che pianificano gli acquisti”.

Sull’ingresso nel circuiti degli artigiani – avvenuta in lieve ritardo – il Segretario Arzilli chiarisce che “non beneficiano del contributo dello Stato, a differenza di altri settori. La loro adesione è un segnale importante verso un sistema SMaC ‘cablato’: con la card si deve riuscire a pagare tutto”.

 

Berardi_FabioPer il Segretario al Turismo Fabio Berardi “la SMaC è un esempio unico di sinergia pubblico-privata. Lo Stato, le Banche, le Associazioni e tutti i commercianti o artigiani che hanno scelto di partecipare hanno creato insieme le condizioni per sviluppare a San Marino una vera e propria ‘cultura degli acquisti’, qualificando la nostra offerta e rendendo appetibile la nostra piazza. Gli operatori hanno risposto bene soprattutto all’inizio, con un numero di adesioni che poi si è un po’ stabilizzato. L’entrata degli artigiani nel circuito è stata importante, ma è indubbio che l’utilizzo della SMaC si debba ancora allargare. Purtroppo non esiste ancora una declinazione prettamente turistica nell’uso della SMaC che, per logica di funzionamento, ancora non si adatta a chi sceglie la nostra destinazione per la sosta né, ancor meno, agli escursionisti. È certo che l’inclusione di servizi turistici e la possibilità di estenderne l’utilizzo anche alle funzioni di City Pass, potrebbe allargarne la diffusione e renderla uno strumento molto più flessibile ed adatto anche ai nostri ospiti e visitatori”.

 

 

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