Vittoria storica per la Lega dei Ticinesi alle elezioni per il rinnovo del parlamento e del governo cantonale. Il movimento di Giuliano Bignasca – protagonista di una campagna elettorale dai toni particolarmente accesi e tutta puntata sulla battaglia contro i frontalieri italiani – è cresciuto di sette punti percentuali rispetto a quattro anni fa e diventa così il primo partito in Ticino, con due seggi in Consiglio di Stato (l’esecutivo). Nonostante l’importanza del voto, l’affluenza è stata in calo di circa il 3%.
“E’ un risultato fantastico. A brevissimo qualcosa cambierà sia sul fronte della disoccupazione sia su quello del lavoro e del frontalierato”, ha commentato a caldo Bignasca ai microfoni della Televisione svizzera.
La Lega – riassume il sito online di Swissinfo – cresce di 7,6 punti percentuali e raggiunge il 29,8% delle preferenze. In calo invece i partiti storici: Partito liberale radicale (-3 punti percentuali a 25%), Partito popolare democratico (-1,9 punti percentuali a 19,9%) e Partito socialista (-5 punti percentuali al 16,3%). Salgono i Verdi (+4 punti percentuali al 6,1%).
Del nuovo governo cantonale faranno parte due esponenti della Lega ticinese, Marco Borradori e Norman Gobbi, Laura Sadis (liberal-radicali), Paolo Beltraminelli (popolar-democratico) e Manuele Bertoli (socialista).