Martedì mattina la firma
tra il Presidente BSM Mularoni
e il responsabile Federazione Servizi
della CdLS, Giardinieri
SAN MARINO – Banca di San Marino ha creato il primo fondo pensione contrattuale sammarinese. Stamani, alle 11.45 all’interno della sede di Banca di San Marino di Faetano, la firma dell’accordo, che ha visto vicini i vertici di BSM e il sindacato CdLS. “Poiché siamo una banca di credito cooperativo, e siamo inseriti nel circuito italiano – ha esordito il Direttore Generale, Vincenzo Tagliaferro – abbiamo voluto creare un fondo interno”. Il fondo – che sarà guidato dal vice direttore generale, il dottor Cesarini, coadiuvato da un comitato di quattro persone – opererà senza fini di lucro, con lo scopo esclusivo di erogare trattamenti pensionistici complementari. L’iniziativa coinvolgerà tutte le persone del Gruppo Banca di San Marino: 141 collaboratori di BSM, 17 persone del Leasing Sammarinese e 3 della San Marino Business.”Con questa iniziava – ha proseguito Tagliaferro – vogliamo creare un clima di serenità e di disponibilità, tutti fattori fondamentali per il futuro della banche del territorio. Credo che nel mondo bancario non si vinca con gli interessi, anzi: oggi è di vitale importanza puntare sulle capacità delle persone, sulla capacità dei collaboratori di interpretare i valori che la banca rappresenta. Perché il personale è un investimento”.
Le parole del Presidente di BSM, Fausto Mularoni, si inseriscono nel solco tracciato da Tagliaferro: “L’estensione dell’accordo a tutto il Gruppo va letta in una chiave di consolidamento. Siamo a servizio della comunità, e questo accordo va letto in una chiave di miglioramento, estesa a tutto il territorio”.
Per Gianluigi Giardinieri, Segretario della Federazione Servizi e Banche della CdLS, “la firma della sottoscrizione del fondo aziendale” rappresenta “un motivo di soddisfazione. Si tratta di un punto di partenza per il rilancio dell’economia”. Giardinieri ha poi sottolineato che il fondo pensione “è un esempio concreto di radicamento nel territorio”, ma allo stesso tempo è “una forma di valorizzazione delle risorse umane”.