Il popolo sovrano si è pronunciato:
la legge n.82/2010 è stata abrogata.
Giusto? Sbagliato?
E’ la democrazia, bellezza
di Loris Pironi
SAN MARINO – Il popolo sovrano si è pronunciato: la legge numero 82 del 2010, quella che prevedeva l’approvazione in Consiglio a maggioranza assoluta e non più a maggioranza qualificata per la cessione dei terreni ad uso artigianale o industriale, è stata cancellata. Ha vinto il comitato promotore, ha vinto l’opposizione tutta che agilmente ha cavalcato questo voto in materia di territorio, ha vinto lo stesso istituto del referendum, in quanto si è raggiunto il quorum malgrado il ponte festivo dell’Arengo.
Già, ma la maggioranza ha sempre ragione? Noi non siamo affatto convinti che la scelta del 92% dei votanti (che non significa il 92% dei sammarinesi) in questo caso sia giusta, perché non riteniamo verosimile che il via libera da parte del Consiglio ad un ampliamento industriale o a un nuovo insediamento solo con il beneplacito di parte dell’opposizione equivalga a salvaguardare il territorio. Casomai consegna nelle mani della (cattiva) politica progetti industriali validi, capaci di portare nuova economia e posti di lavoro: vedremo se le imprese torneranno ad attendere anni prima di vedersi consegnare aree già assegnate ad uso industriale dal Prg.
Non vogliamo dare una lettura politica a questo voto (peraltro sarebbe sin troppo facile), non ci interessa. Però sembra evidente che i sammarinesi abbiano risposto presente, una volta tanto, alla richiesta di salvaguardare il Titano. In altre parole, dopo anni, anzi decenni, di cattiva gestione del territorio, i sammarinesi hanno presentato il conto alla classe politica. Che poi questa volta ci vadano di mezzo le imprese e i lavoratori, cioè gli stessi sammarinesi, è uno spiacevole effetto collaterale. È la democrazia, bellezza…