Tre Ferrari rosse fiammanti, un lungo nastro d’asfalto su cui sfrecciare. Solo che non si trattava di una pista chiusa al pubblico, ma di un’autostrada, la A2 svizzera, direzione nord, nei pressi di Bellinzona.
Sorpassi e controsorpassi a velocità da brivido, con punte fino ai 230 chilometri all’ora. Diversi automobilisti hanno chiamato la polizia per avvertire della situazione di pericolo, gli agenti si sono messi in scia fino a fermare la folle corsa.
I tre ‘piloti’, si è così accertato, erano tutti italiani. Si tratta di due milanesi, di 46 e 52 anni e di un romano di 53 anni. La legge svizzera prevede nei casi di gare tra automobilisti il reato penale. Immediato il divieto di circolare sul territorio elvetico, per tutti e tre è stata incassata una cauzione di 7 mila franchi svizzeri (oltre 5.300 euro) in attesa del processo.
Per la cronaca nessuno dei tre ha neppure tentato di discolparsi, ammettendo le velocità raggiunte.