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Mai più vuote le Case di Chloé

da Redazione

Terzo premio al concorso Nuove Idee Nuove Imprese 2010, sarà un’agenzia turistica specializzata nell’affitto. Intervista a Céline Ortolani, che ci svela le linee-guida del progetto: “La persona che curerà il mantenimento delle case è una persona esperta nel campo dell’imbiancatura interna”.

di Alessandro Carli

 

E’ con un certo piacere che accogliamo sulle pagine del nostro settimanale Céline Ortolani, che – con il progetto “Le Case di Chloé” – si è aggiudicata il terzo premio del concorso “Nuove idee nuove imprese 2010”. Il piacere è doppio: da un lato l’appartenenza alla comunità sammarinese di Céline Ortolani, nata in Francia ma residente sul Titano da 10 anni, dall’altra una sorta di sovrapposizione di “materia”: gli appartamenti sfitti, un argomento su cui siamo intervenuti nella coda del 2010 e che oggi rappresenta il centro nevralgico dell’idea d’impresa. “Chloé è il nome di mia figlia – esordisce Céline Ortolani -. Quando ho pensato a questo progetto, non mi veniva il nome. Siccome Chloé dice sempre: ‘E’ mio, è mio’, ho pensato di chiamare questo viaggio imprenditoriale proprio con il suo nome”. Le Case di Chloé partono da lontano. “Mi è sempre piaciuto ricevere le persone, accogliere la gente. L’idea iniziale era quella di un bed&breakfast, ma ci vorrebbe una casa adeguata, grande e quindi costosa. Non puoi vivere solamente con un b&b, così circa due anni fa ho iniziato a pensare al progetto ‘Le Case di Chloé’. Via mail, quasi per caso, sono venuta a conoscenza del concorso ‘Nuove idee nuove imprese’. Ho presentato la domanda e mi sono aggiudicata il terzo premio”. Le Case di Chloé partono da un’idea innovativa ovvero “quella di creare un’agenzia turistica specializzata nell’affittare ai turisti (italiani e stranieri) case e appartamenti della Repubblica di San Marino in modo da convincere i proprietari a non lasciare gli immobili vuoti. I principali vantaggi stanno nell’offrire un unico interlocutore a entrambe le parti sia per l’affitto che per i servizi, al proprietario inoltre sono garantiti una redditività superiore rispetto all’affitto annuale, la protezione e valorizzazione del patrimonio” spiega con chiarezza e precisione Ortolani. Per quello che riguarda i proprietari residenti sul territorio, pur dovendo assumere il “rischio” di non vedere la propria casa affittata, “i vantaggi rimangono molto importanti: innanzi tutto, la redditività è di molto superiore all’affitto annuale (generalmente, la somma richiesta mensilmente all’affittuario annuale è pari a quella richiesta settimanalmente all’affittuario stagionale). Anche in questo caso, il patrimonio immobiliare è protetto e valorizzato perché ‘soffre’ meno che con l’affitto annuale che obbliga spesso i proprietari a lavori di ristrutturazione a fine contratto. Infine, non esiste più il rischio di avere un affittuario che occupa l’immobile senza pagare l’affitto, il turista pagando il suo soggiorno interamente in anticipo ed essendo l’agenzia a garantire il pagamento al proprietario”. Già, perché tutto ruota attorno a un numero – non precisato – di appartamenti sfitti. Il nostro settimanale, nel primo numero di ottobre, ha provato a fare un po’ di luce. I dati risalgono al 2007 e rappresentano una stima, proprio perché non c’è stata finora la volontà di andare a chiudere questo buco nero. Dal Censimento del patrimonio immobiliare si può ricavare un numero che va dalle 4 alle 7 mila case sfitte, più vicino alla seconda cifra che alla prima. Numeri sin troppo importanti, che rappresentano un terreno in cui ‘Le Case di Chloé’ possono piantare le fondamenta. “Ci rivolgiamo ai cittadini sammarinesi che risiedono all’estero – prosegue Celine Ortolani -. Piuttosto che tenerla chiusa, perché non aprire le porte ai turisti? Solitamente quando i sammarinesi tornano in Repubblica, si devono sobbarcare una serie di lavori di manutenzione: in questo modo corrono il rischio di trasformare una vacanza in… una vacanza di lavoro. Così ho fatto uno più uno: quando i proprietari sono all’estero, le case vanno in affitto. Quando tornano, le lasciamo libere per loro, così non devono mettersi alla ricerca di un alloggio”. In attesa delle ultime pratiche burocratiche, le porte de ‘Le case di Chloé’ stanno per essere aperte. “La persona che curerà il mantenimento delle case è una persona esperta nel campo dell’imbiancatura interna delle case, nella cura dei giardini e nei piccoli lavori quotidiani come la sistemazione di una presa difettosa, la riparazione di un mobile, eccetera”. “Il concorso ‘Nuove idee nuove imprese’ impone una data: entro settembre 2011 l’azienda deve essere attiva. E’ importante questa scadenza: per avere il premio (6 mila euro nel caso di Céline Ortolani, terza classificata al concorso, ndr), devi avviare l’attività entro un certo periodo. Probabilmente ‘perderemo’ l’estate 2011, ed è un peccato, visto che il 19 giugno ci sarà la visita del Santo Padre, Papa Benedetto XVI”.

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