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Il mondo degli advisor divisi tra tori e orsi

da Redazione

Gli esperti della Borsa.

Spezziamo per una volta una lancia a favore della categoria che raccoglie gli analisti tecnici, quella degli “esperti” di borsa, degli editorialisti e di coloro i quali si guadagnano da vivere scrivendo di finanza sui periodici finanziari, sui siti Internet e sulle newsletter periodiche. Quando costoro scrivono positivamente perché per essi è scattata tutta una serie di segnali tecnici che ne giustificano la tendenza dei mercati che loro esaminano, bene fa chi presta loro fiducia, assecondando il bull market ciclico che gli analisti hanno individuato. Quando ci si occupa dell’universo degli “advisor”, è perché si crede di registrare uno spostamento significativo in termini di sentiment benigno. La società che negli Stati Uniti si occupa di questo tipo di rilevazioni si chiama “Investors Intelligence”, ed ogni mercoledì rende nota la percentuale dei bullish advisor e quella dei bearish advisor. Tori e Orsi, per farla breve… Ebbene, quando vi sono dei periodi discretamente lunghi in cui i Tori superano gli Orsi – sicché si è in una fase in cui è sufficiente assecondare la maggioranza per guadagnare in borsa – si rileva il rapporto che fra i due mondi ha raggiunto proporzioni vertiginose. E’ interessante notare che l’ultima volta in cui una lunga preponderanza di rialzisti è stata registrata, risale all’ottobre del 2007. Non ci vuole molto per ricordare che quello fu il periodo del massimo storico di Wall Street e dell’inizio di un successivo periodo di drammatico ribasso. Ed allora, è il caso di preoccuparsi? Il fatto è che questa preponderanza di Tori è tipica della fase iniziale di un bull market. E’ da notare che la preponderanza che ha assunto valori tripli (o ancora superiori) nel rapporto Tori/Orsi fu registrato diverse volte nel corso degli ultimi anni: nel 2003, nel 2004 e nel 2005. Ebbene, questa situazione non ha certo ostacolato un rialzo che si è sviluppato lungo l’arco di quattro lunghissimi anni prima che questa fase andasse ad esaurimento. Naturalmente tutto ciò non è sufficiente per trarre conclusioni definitive circa l’andamento del mercato Toro.

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