Il 27 marzo i cittadini sammarinesi saranno chiamati a pronunciarsi sul quesito referendario che vuole abrogare la legge 5 maggio 2010 numero 82, . Già, ma cosa ne pensano gli imprenditori? Abbiamo raccolto le parole di Christian Montanari (Industrie Montanari).
SAN MARINO – Il 27 marzo i cittadini sammarinesi saranno chiamati a pronunciarsi sul quesito referendario che vuole abrogare la legge 5 maggio 2010 numero 82, più precisamente per ripristinare la maggioranza qualificata per la cessione dei terreni pubblici. Già, ma cosa ne pensano gli imprenditori?
Abbiamo raccolto le parole di Christian Montanari (Industrie Montanari).
“La normativa si riferisce esclusivamente ai trasferimenti di proprietà di terreni pubblici ad uso industriale e artigianale. Sono problematiche da portare avanti, e da studiare con estrema attenzione. Credo sia importante che vengano effettuate adeguate verifiche e precise valutazioni. Sull’argomento è in essere una grande disinformazione: lo Stato può trasferire tutti i beni immobili oppure solo quelli stabiliti dal Piano Regolatore? C’è molta nebbia: non tutti i cittadini sono a conoscenza delle maglie del quesito referendario. Per ottenere la maggioranza assoluta si devono ottenere i consensi di 30 consiglieri su 58, mentre per le altre normative basta il 50% + 1. Ciò che abbiamo visto in passato è raccapricciante: colate di cemento su colate di cemento. E’ giusto bloccare le speculazioni e cercare di aiutare le imprese sane del territorio e quelle che vogliono investire nella nostra Repubblica. Ma soprattutto rendere più trasparente quello che viene richiesto al voto”.