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San Marino, la grande sfida del Conventions & Visitors Bureau

da Redazione

Il comparto turistico di San Marino deve aspirare ad elevare costantemente i propri standard di qualità per competere con le realtà italiane e del resto del continente. Riccardo Vannucci: “Dati incoraggianti, ma siamo solo all’inizio”.

di Loris Pironi

 

Il comparto turistico di San Marino deve aspirare ad elevare costantemente i propri standard di qualità per competere con le realtà italiane e del resto del continente. Una concorrenza peraltro sempre più dura, soprattutto in tempo di crisi, quando si deve far conciliare qualità e convenienza. Oggi che il turismo punta sempre più sui cosiddetti settori di nicchia, sugli eventi, il congressuale è divenuto una realtà da cui non si può prescindere. La Repubblica di San Marino ha peculiarità, la sua storia, le sue tradizioni, un invidiabile posizionamento geografico che, unitamente ad alcune strutture adatte, a partire dal Centro Congressi Kursaal fino ad arrivare alle realtà ricettive, ha tutte le carte in regola per ospitare eventi congressuali di livello internazionale. “La missione del CVB – spiega Riccardo Vannucci, Presidente del Convention & Visitors Bureau di San Marino – è quella di promuovere la nostra Repubblica come sede di eventi, congressi e manifestazioni scientifiche, sportive, culturali o comunque legate al campo dell’arte. In tutto il mondo i CVB sono organizzazioni rappresentate dagli enti che governano il territorio che si vuole promuovere; nel caso di San Marino, la compagine societaria è rappresentata dallo Stato al 51% e dalla quasi totalità degli operatori privati che rappresentano l’imprenditoria turistico-ricettiva di San Marino”.

 

Riuscire a portare a San Marino eventi e convegni significa dover operare in un mercato estremamente difficile. A questo serve il Convention & Visitors Bureau. Che è una struttura appena nata, ancora tutta da sviluppare.

 

“Il momento in cui il CVB ha iniziato a svolgere la sua funzione ha coinciso con una forte crisi internazionale del turismo congressuale e con un periodo di grosse difficoltà economico-finanziarie della Repubblica di San Marino. Il CVB si è trovato subito ad operare in un mercato difficile ed in una situazione di forte competizione. Non c’è dubbio che San Marino rappresenta una novità sul mercato internazionale per tutte le sue peculiarità statuali e per il recente riconoscimento dell’Unesco, ma la capacità di inserirsi nei calendari internazionali del settore congressuale ha bisogno di un’azione di medio-lungo respiro per raggiungere i primi risultati. Ciò significa che la visibilità raggiunta da San Marino sul mercato internazionale attraverso il riconoscimento del CVB come entità rappresentativa del settore turistico congressuale è notevole ed ha fornito nel primo anno di attività dei risultati incoraggianti, ma i risultati concreti si avranno dopo i primi 3 anni di attività di promozione e commercializzazione della destinazione”.

 

Quali sono le potenzialità?

 

“La stima delle potenzialità della destinazione San Marino per eventi commisurati alle proprie capacità ricettive (400/500 persone, ndr) sono state valutate, con il conforto di opinioni di esperti del settore, nell’ordine di circa 350 eventi l’anno; basterebbe quindi avere solo il 20% di tali eventi annui per raggiungere un obbiettivo di tutto riguardo. Siamo consapevoli che ci siano le potenzialità per raggiungere risultati soddisfacenti, ma siamo altrettanto consci che bisogna investire maggiormente sulla destinazione in termini di infrastrutture, ricettività, poli di intrattenimento. Infatti, mentre è facile per una destinazione come San Marino evocare e suscitare interesse nella fase di promozione, risulta altrettanto importante accogliere chi decide di svolgere il proprio evento a San Marino nella maniera migliore e più competitiva rispetto alle altre destinazioni che ci contendono la scelta. Di qui la necessità di promuovere sul territorio una campagna di forte sensibilizzazione al miglioramento delle infrastrutture pubbliche, mi riferisco a parcheggi, viabilità, piano di valorizzazione dei Centri storici di Città e di Borgo eccetera, e alla creazione di attività di attrazione e di intrattenimento nel Centro storico di Città, come possono essere un polo del benessere e un polo di intrattenimento legato ai giochi della sorte. Infatti per essere una destinazione fortemente competitiva e poter battere la concorrenza di altre destinazioni, San Marino deve completare la propria offerta”.

 

È una bella scommessa. Ma anche una grande responsabilità.

 

“È noto a tutti che lo sviluppo del settore turistico congressuale rappresenta per San Marino un’opportunità importante in termini economici, perché la filiera congressuale porta con se la crescita di altre attività economiche collaterali altrettanto importanti sul territorio quali trasporti, ristoranti, commercio turistico, aziende di servizi, pulizie, allestimenti, traduzioni, servizi di segreteria, studi pubblicitari e tanto altro. Il Convention & Visitors Bureau è quindi consapevole della sua missione, e si sta prodigando sia sul fronte esterno della promozione e commercializzazione della destinazione, sia su quello interno per promuovere il miglioramento delle infrastrutture sul territorio. Un elemento sicuramente essenziale e determinate per competere in ambito internazionale e poter quindi affermarsi come destinazione appetibile”.

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