Lancio di San Marino Fixing numero 10, in edicola da venerdì 11 marzo. I frontalieri italiani che lavorano in Francia e a Montecarlo e quelli che lavorano a San Marino, alla stessa ora, alle 10 di sabato 12 marzo, hanno convocato due assemblee a Rimini e a Ventimiglia per protestare contro il taglio del bonus fiscale di 8.000 nel decreto milleproroghe.
Si sentono così i lavoratori frontalieri: come tuffati nel vuoto, l’aria che ti comprime i polmoni, la sensazione di essere abbandonati a se stessi. Una caduta libera che fa meno paura se non la si affronta da soli. Ecco dunque che tra i frontalieri che da Ventimiglia prendono la strada di Montecarlo e quelli che tutti i giorni varcano il confine del Titano, spontaneo, si è creato un filo diretto per cercare di salvare la franchigia. I frontalieri italiani che lavorano in Francia e a Montecarlo e quelli che lavorano a San Marino, alla stessa ora, alle 10 di sabato 12 marzo, hanno convocato due assemblee a Rimini e a Ventimiglia per protestare contro il taglio del bonus fiscale di 8.000 nel decreto mille proroghe. Le assemblee valuteranno una serie di iniziative da intraprendere nei prossimi mesi. Un’altra mazzata per i frontalieri sammarinesi dopo la “supertassa razzista” sulle buste paghe dei soli lavoratori italiani che va a incidere pesantemente soprattutto sui bassi redditi da 1.500 a 1.800 euro. Un salasso che arriva sino a duemila euro.