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Frontalieri-tax: Marchioni vs Vitale

da Redazione

Botta e risposta alla Camera dei Deputati tra Elisa Marchioni (Partito Democratico), e il Sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Sonia Vitale. Al centro dell’interpellanza presentata da Marchioni, la questione dei lavoratori frontalieri. Sonia Vitale ha risposto parlando dell’indipendenza di Banca Centrale della Repubblica di San Marino e sulle non ancora soddisfacenti normative in materia di trasparenza e scambio di informazioni.

Botta e risposta alla Camera dei Deputati tra Elisa Marchioni (Partito Democratico), e il Sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Sonia Vitale. Al centro dell’interpellanza presentata da Marchioni, la questione dei lavoratori frontalieri. Sonia Vitale ha risposto parlando dell’indipendenza di Banca Centrale della Repubblica di San Marino e sulle non ancora soddisfacenti normative in materia di trasparenza e scambio di informazioni. Elisa Marchioni ha tratteggiato il quadro dei 6.500 frontalieri che ogni giorno, dall’Italia, vanno a lavorare sul Titano: “Con l’ultima finanziaria, i circa 6.500 lavoratori che provengono da Rimini, Forlì e Pesaro, si sono ritrovati una penalizzazione: hanno avuto una detrazione del 9%, il che significa un taglio che va da 150 a 400 euro mensili. La detrazione è appannaggio dei soli frontalieri: si tratta di una tassa discriminatoria, che ha creato attriti tra i frontalieri e i lavoratori sammarinesi. Chiediamo quindi al Governo italiano come intende tutelare i lavoratori italiani”, ricordando che l’articolo 56 della Finanziaria “è stato sottoposto a giudizio di legittimità costituzionale al Collegio dei Garanti, che si esprimerà a riguardo entro la metà di maggio. Nel frattempo la normativa è operante”. Dopo aver evidenziato le preoccupazioni avanzate dal Ministro Frattini in occasione dell’incontro con il Segretario agli Esteri della Repubblica di San Marino, Antonella Mularoni, Elisa Marchioni ha puntato il dito sulla franchigia, che non è stata inserita nel decreto Milleproroghe. La risposta italiana non si è fatta attendere, anche se – a dire il vero – le parole del Sottosegretario Vitale hanno avuto come oggetto le funzioni della Banca Centrale della Repubblica di San Marino. “La relazioni tra l’Italia e San Marino sono tese. Ci viene chiesta che strategia intendiamo seguire in merito ai rapporti tra i due Stati. Certamente il Titano ha compiuto evidenti passi in avanti in materia fiscale e finanziaria”. Rimangono però alcune zone grigie: “Il Governo è piuttosto perplesso sulla legge in materia di segreto bancario, che ostruisce lo scambio di informazioni tra i due Stati”. Sulla questione fiscale, Sonia Vitale ha replicato che “anche l’Ocse ha riscontrato una serie di ‘nei’ che non rientrano negli standard richiesti”. Il Monte, secondo il Sottosegretario, “è carente anche in materia di giustizia: le leggi adottate per combattere il riciclaggio non soddisfano l’Italia” in quanto “non garantiscono la trasparenza”. “Nei prossimi mesi il FMI dovrà dare la propria valutazione sul sistema finanziario e sulla prevenzione contro il riciclaggio”. Al momento “i progressi non sono sufficienti: non c’è trasparenza contro la criminalità, l’evasione fiscale e le truffe carosello, tutte forme di concorrenza sleale contro le aziende italiane. La fuga dei capitali verso il Titano avvengono non solamente per una più bassa tassazione degli interessi ma anche per una discrezione sul titolare effettivo del denaro. San Marino è una meta della malavita italiana” ha concluso, con durezza”. Elisa Marchioni ha replicato sottolineando che “i frontalieri creano reddito anche in Italia”, e che la Repubblica di San Marino “non può farcela senza l’affiancamento da parte di Roma: il Titano, assieme all’Italia, deve lasciarsi alle spalle le zone grigie dell’economia. Se crolla il Monte, sarà un dramma sia per la stessa Repubblica che per l’Italia”.

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