Lancio di San Marino Fixing numero 9, in edicola da venerdì 4 marzo. Salvatore Calleri, Presidente della Fondazione Antonino Caponnetto e profondo conoscitore del Titano, conferma a Fixing che dietro ai soldi della malavita arrivano i malavitosi con le pistole.
di Saverio Mercadante
“La situazione che si è venuta a creare con l’ultima operazione Vulcano dimostra che il luogo comune che esisteva a San Marino, ‘dopo i soldi che i camorristi investono non arrivano i camorristi’, sia stata superato dagli eventi. Dove le mafie investono i loro soldi o li nascondono, arrivano prima o poi sempre i mafiosi”. Non usa mezze misure, Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto. Dal 1992 fino al 6 dicembre 2002, Calleri è stato uno dei più stretti collaboratori di Antonino Caponnetto. È membro della Fondazione Sandro Pertini. Vive e lavora a Firenze. E la realtà del Titano la conosce bene. Calleri invita a mantenere alta la guardia, perché l’immagine idilliaca della malavita che ricicla soldi in maniera indolore è un falso.