Home NotizieItalia Casa Zanni, 90 anni (+2) di storia: quella che volta che la CIGL…

Casa Zanni, 90 anni (+2) di storia: quella che volta che la CIGL…

da Redazione

Nei giorni scorsi è stato dato alle stampe il volume “90° (+2) di vita”, un’opera che ripercorre i primi passi del ristorante Casa Zanni di Villa Verucchio, (fondato nel 1919), ma che allo stesso tempo si proietta con grande fiducia verso il futuro. Come ci racconta Marcello Zanni.

di Alessandro Carli

 

Una storia fatta di tradizioni, di buon cibo da degustare, di prodotti freschi. Una storia lunga 90 anni (+2), e che oggi finisce nelle pagine di un libro, una sorta di annales dell’enogastronomia romagnola. Casa Zanni di Villa Verucchio non è semplicemente il nome di un ristorante: è il punto di ritrovo per chi ama riscoprire i profumi genuini di una terra – la Romagna – che proprio dello stare a tavola ha fatto uno dei suoi biglietti da visita. Nei giorni scorsi è stato dato alle stampe il volume “90° (+2) di vita”, un’opera che ripercorre i primi passi del ristorante (fondato nel 1919), ma che allo stesso tempo si proietta con grande fiducia verso il futuro. Come ci racconta Marcello Zanni.

 

Cosa possiamo leggere nel volume?

 

“All’interno del libro, sono state raccolte una serie di testimonianze di persone più o meno importanti. L’opera è impreziosita da alcuni acquerelli di Marilia Reffi. Doveva uscire in occasione dei 90 anni, ma poi è slittato”.

 

Memoria e tradizioni: che aneddoti si nascondono tra le pagine?

 

“Volevamo fissare nella memoria alcuni ricordi. Grazie a Marco Valeriani, che mi ha ‘pungolato’, alla fine abbiamo dato alle stampe ‘90° (+2) di vita’. All’interno ci sono alcune curiosità”.

 

Ce ne può raccontare qualcuna?

 

“Un episodio me l’ha raccontato Fausto Fratti, il patron dell’osteria ‘Il povero diavolo’ di Torriana. Anni fa la CIGL fece una cena a ‘Casa Zanni’, e accadde il fattaccio: ci fu la frattura tra l’ala comunista e quella socialista. Il tutto, avvenne a nostra insaputa. Fu una pagina di politica italiana, e accadde proprio qui da noi. Nel tempo sono venuti a farci visita anche l’attore Walter Chiari, un uomo eccezionale in televisione, al cinema e nella vita reale. Ma anche Lucio Battisti. Poi c’è un aneddoto piuttosto curioso, poco culinario”.

 

Che riguarda?

 

“Un signore di Rimini, che è proprietario di una boutique. Appassionato di moto, decide di fare un giro nella alta Valmarecchia assieme ad altri amici. All’improvviso, un acquazzone. Pioggia e freddo, le moto erano quasi ingovernabili. ‘Se arriviamo da Zanni, siamo salvi’ dice. Si fermano qui, prendono 4 o 5 piadine, se le mettono sul petto per scaldarsi e ripararsi dalla pioggia, e arrivano sani e salvi a Rimini”.

 

Già, la piada.

 

“E’ il cibo che ci caratterizza alla perfezione: è umile – è composto da pochi ingredienti – ma, una volta messo a cucinare, diventa una gioia per gli occhi”.

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