A San Marino inaugurerà a breve Kart Legend, una sorta di parco tematico dedicato ai go-kart e non solo, assolutamente innovativo, con un occhio all’ambiente (a partire dai kart elettrici di ultimissima generazione). Qui in seguito l’intervista, curata da ECSO, all’imprenditore Alfredo Manzaroli.
A San Marino inaugurerà a breve Kart Legend, una sorta di parco tematico dedicato ai go-kart e non solo, assolutamente innovativo, con un occhio all’ambiente (a partire dai kart elettrici di ultimissima generazione). Qui in seguito l’intervista, curata da ECSO, all’imprenditore Alfredo Manzaroli.
Quando ti è venuta in mente l’idea di aprire un kartodromo a san marino?
"Il progetto è nato nell’estate 2009 quando con lo staff di San Marino Adventures ipotizzavamo un altra attività che potesse impegnare la squdra anche nella stagione invernale e non risentisse dell’aleatorietà del clima. Abbiamo orientato la scelta sempre su idee innovative, divertenti ma comunque attente all’ambiente e all’ecosostenivilità, già in linea con la nostra poitica aziendale, in quest’ottica un Kartodromo indoor con kart elettrici di nuova generazione garantiva di soddisfare tutte le esigenze compresa quella di dare all’utenza prestazioni entusiasmanti".
Non hai paura della crisi economica attuale?
"Se mi fermassi ad avere paura delle condizione mondiale e sammarinese verosimilmente sarei in uno studio legale a prendere il mio dignitoso stipendio, ma purtroppo il mio carattere è abbastanza spregiudicato e inoltre credo molto nel Karma ‘la nostra fortuna è molto determinata dalle nostre azioni e dalla perseveranza e costanza con cui le portiamo a compimento…aggiungo dalla correttezza con cui ci si pone nell’agire’, la crisi è la fine di un sistema, la nostra generazione deve lavorare per crearne uno nuovo e non per perseverare in quello vecchio".
La tua struttura sarà una delle più grandi in europa per quanto riguarda i kart elettrici, pensi che san marino debba sviluppare tutto quello che è inerente al divertimento, come parchi tematici e gioco?
"Il futuro di San Marino è quello, non c’è discussione! Noi cerchiamo di dare il buon esempio e se servirà un giorno metteremo anche la nostra esperienza a disposizione dello Stato…Giochi, parchi tematici, centri congressi, centri termali…ci sono tanti ambiti in cui eccellere che basta solo scegliere e cominciare. Il problema è culturale, la generazione degli annii ’60 e ’70 ha fatto i soldi facili e la generazione sucessiva ne ha beneficiato senza troppi sforzi, noi siamo la generazione dopo e dobbiamo dare una scossa e far capire a questo paese che lavorare, sudare e mettersi in gioco non solo è una cosa giusta e dignitosa, ma può anche essere un valido motivo per vivere una vita da protagonisti senza padroni e senza rimpianti..c’è qualche rischio in più, ma è rischioso anche farsi assumere dalla PA a 18 anni, si rischia di perdere i sogni e l’entusiasmo, ciò che ci rende uomini e donne".
Con la crisi finanziaria attuale come hai fatto ad ottenere il credito necessario per aprire la tua attività?
"E’ stata e rimane la cosa più difficile. E’ stato un investimento importante che ha tenuto conto di un piano di ammortamento complesso e variegato. La stesura di un dettagliato conto economico industriale, con una presentazione grafica e descrittiva efficiente ci ha concesso di avere una buona apertura bancaria, abbiamo dovuto impiegare un buon 20% con finanziamento soci e siamo riusciti a posticipare alcune importanti spese con pagamenti dilazionati; per di più abbiamo venduto alcune quote sociali a pacchetto in project financing garantendoci l’ingresso di soci di capiale con piccole partecipazioni che li esonerano dalla responsabilità aziendale e rischio di impresa ma gli garantiscono il diritto agli utili".
In questo momento tu apri una nuova società a san marino e crei occupazione e paghi le tasse, san marino ti ha agevolato come sistema nella tua iniziativa?
"San Marino è un pachiderma che sta morendo schiacciato dal peso della burocrazia e per quanto il progetto sia buono e credo nella buona fede ed aiuto delle istituzioni, in certi casi il sistema è così viziato da creare distorsioni importanti, ritardi e problemi spesso difficilmente prevedibili…Posso dire che i singoli dirigenti ed i singoli istituti ci sono stati molto vicini, ma spesso la legislazione imrpecisa e con interpretazioni nebulose ci ha costretto a scelte onerose e dispendiose, è una colpa sistemica non riconducibile ad un soggetto piuttosto che ad un altro. Come imprenditore sono contento di dare lavoro, pagare le tasse e anche farmi carico di spese che spetterebbero allo stato, a un certo punto mi sono abituato a pagare per avere libertà di manovra, è chiaro che per il futuro mi auspico una rivoluzione che porti una ventata liberale e sburocratizzante, solo così si può aiutare l’impresa ed incentivare investimenti come il nostro e tanti altri".
