La chiamavano Legge rottama-congressisti, e in effetti a qualcuno di loro, i più vecchi, non è andata troppo a genio. Ma alla fine il provvedimento è passato nella notte e San Marino fa da esempio all’Italia, ponendo un tetto di 10 anni di permanenza al Governo.
San Marino, rinnovare la politica: approvata la legge rottama-congressisti
SAN MARINO – La chiamavano Legge rottama-congressisti, e in effetti qualcuno di loro, i più vecchi, quelli con più anni di presenza nella cosiddetta stanza dei bottoni, si sono parecchio risentiti e non hanno accettato di buon grado questo provvedimento lanciato in maniera trasversale. Ma davanti ad una simile spinta di rinnovamento era difficile anche soltanto dire pubblicamente di non essere favorevoli. E così il momento dell’approvazione in seconda lettura della legge che, di fatto, pone un limite di 10 anni al mandato dei Segretari di Stato, è stato vissuto con un certo patema dalla maggioranza, perché avrebbe potuto creare non pochi scossoni in queste giornate così tribolate.
Invece la legge è passata e la maggioranza ha retto il colpo. Nella notte di ieri, lunedì, la legge sui 10 anni è passata in Consiglio Grande e Generale con 36 sì, 6 voti contrari e 15 astenuti.
Ovvia la soddisfazione dei promotori di questo pdl, i Consiglieri Andrea Zafferani, Matteo Fiorini, Gian Nicola Berti, Federico Bartoletti e Maria Luisa Berti, anche perché il cammino per arrivare all’approvazione è stato lungo e impervio, è durato due anni ed ha visto nel frattempo l’approvazione di due differenti Istanze d’Arengo, entrambe approvate all’unanimità, di cui il progetto di legge ne recepisce i principi ispiratori.
Il plauso all’approvazione del provvedimento arriva anche dalle fila dell’opposizione. Per i DdC ad esempio era necessaria per colmare le lacune dei partiti, per Sinistra Unita rappresenta uno sforzo per risolvere un problema endemico. Dal Pdcs invece Alessandro Scarano solleva alcune perplessità: il provvedimento, a suo dire, di certo non risolve tutti i problemi del Paese.
In effetti tutti i problemi restano, e la risposta a questi è ancora tutt’altro che soddisfacente, mentre questo provvedimento potrebbe/dovrebbe essere preso ad esempio anche dall’Italia.
