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San Marino, anche l’Usot si schiera contro la supertassa ai frontalieri

da Redazione

Anche l’USOT, l’Unione Sammarinese degli Operatori del Turismo, si schiera ufficialmente nel sempre più ampio fronte contro l’ormai famigerata "supertassa" ai frontalieri. Che al settore forniscono numeroso personale affidabile e qualificato non reperibile in territorio.

SAN MARINO – Anche l’USOT, l’Unione Sammarinese degli Operatori del Turismo, si schiera ufficialmente nel sempre più ampio fronte contro l’ormai famigerata "supertassa" ai frontalieri. Che al settore forniscono numeroso personale affidabile e qualificato non reperibile in territorio.

L’Unione Sammarinese Operatori del Turismo (U.S.O.T.) intende esprimersi, dopo essersi confrontata con i propri aderenti, riguardo all’articolo 56 della Legge di Bilancio che aumenta la pressione fiscale sui redditi dei lavoratori frontalieri.
L’Associazione considera tale disposizione iniqua e gravemente discriminante verso una categoria che fornisce al nostro settore, con numeri importanti, personale affidabile e qualificato non reperibile in territorio.
Interventi del genere, inoltre, non fanno che peggiorare il potere di acquisto dei lavoratori che, di conseguenza, stanno già sensibilmente contraendo le proprie spese, producendo una spirale negativa per il comparto commerciale.
Nonostante ciò, l’USOT, così come già successo con l’Imposta Complementare sui Servizi, altra tassa che, ricordiamo, pecca di mancanza di equità, in quanto, in via totalmente arbitraria, colpisce alcuni settori economici, escludendo inspiegabilmente altri, ha deciso di non promuovere nessuna azione di “disobbedienza”, in quanto contraria ai principi USOT.
L’Associazione ha dato piena libertà di coscienza e azione ai propri soci e il risultato è stato che un buon numero di attività ha deciso, manifestando solidarietà con i propri dipendenti, di non applicare la disposizione in oggetto per il mese di gennaio.
All’USOT non resta quindi che prendere atto di questa situazione e richiedere al Congresso di Stato di rivedere l’applicazione di questa norma, per renderla più equa e meno discriminante verso una categoria lavorativa che rappresenta una base vitale per il comparto turistico e per molti altri settori.

Il Consiglio Direttivo USOT

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