Home NotizieSan Marino Concorso Renata Tebaldi, il M° Ciavatta “costretto” a lasciare: è polemica?

Concorso Renata Tebaldi, il M° Ciavatta “costretto” a lasciare: è polemica?

da Redazione

Prima la notizia, in perfetto stile british. Augusto Ciavatta, il Maestro Autusto Ciavatta, non è più il Direttore artistico della Fondazione e del Concorso Renata Tebaldi. Dietro le parole dei due comunicati stampa si palesa una grande amarezza e (forse) un pizzico di polemica.

SAN MARINO – Prima la notizia, in perfetto stile british. Augusto Ciavatta, il Maestro Autusto Ciavatta, non è più il Direttore artistico della Fondazione e del Concorso Internazionale di canto di San Marino intitolato all’indimenticata Renata Tebaldi. 

La notizia è stata rimbalzata ieri con due diversi comunicati stampa: uno dello stesso Ciavatta, l’altro della Fondazione. E la lettura della notizia è diversa per non dire opposta. La nota dell’ormai ex direttore artistico parla di un Augusto Ciavatta "costretto a lasciare il Concorso Tebaldi", mentre quella della Fondazione comunica che "il Direttore Artistico M° Augusto Ciavatta non ha accettato l’incarico offertogli dalla Fondazione medesima secondo il quale la sua collaborazione sarebbe stata protratta fino al termine dell’anno in corso, termine in cui è fissata la scadenza di tutte le attuali cariche della Fondazione. Il nuovo Consiglio avrebbe pertanto potuto prendere in esame il rinnovo degli incarichi solo dopo essere stato eletto", come sottoscritto dal Presidente della Fondazione, Niksa Simetovic, a nome del Consiglio d’Amministrazion.

Nella nota del Maestro Ciavatta invece è palese il rammarico per questo divorzio: "Lascio la Direzione Artistica della Fondazione e del Concorso Tebaldi senza rimpianti e con la consapevolezza oggettiva di aver svolto bene il mio incarico.  Lascio ad altri il compito di fare meglio ed auguro al Concorso di crescere e raggiungere obiettivi prestigiosi come accaduto negli anni della mia Direzione. Lascio il Concorso Tebaldi con l’orgoglio di aver creato qualcosa di importante per la Tebaldi, per la Fondazione e per il mio Paese. Lascio il Concorso Tebaldi senza debiti economici, morali, professionali: ciò che io e la mia famiglia abbiamo dato è stato molto, molto di più di quanto abbiamo ricevuto”.

Sono queste alcune delle frasi con le quali il Maestro Augusto Ciavatta (membro del comitato promotore e socio fondatore della Fondazione Tebaldi, ideatore e promotore del Concorso e di tutte le iniziative musicali messe in atto dalla Fondazione Renata Tebaldi in questi anni), ha lasciato l’incarico.

"Dopo anni di lavoro in un clima difficile, e verificato che per la Fondazione Tebaldi il ruolo del Direttore Artistico è considerato marginale, occasionale e non strategico", il Maestro Ciavatta ha chiesto, a tutela del suo lavoro, della sua professionalità, della sua persona e della sua dignità, " che l’incarico di Direttore Artistico gli venisse rinnovato per almeno tre anni come per tutti gli altri incarichi tecnici ed amministrativi della Fondazione". Il Consiglio di Amministrazione (nonostante i risultati artistici e gestionali estremamente positivi raggiunti in questi anni), ha ritenuto di non voler accogliere questa richiesta.

Il Maestro Ciavatta si augura che questo “rifiuto” sia dovuto a progetti ancora più ambiziosi e non a pressioni per favorire amici e parenti e ridurre così un evento di grande respiro internazionale a un ennesimo evento a carattere locale.

"L’enorme lavoro – prosegue la nota – svolto in maniera disinteressata, appassionata e con estrema competenza, ha consentito di portare l’iniziativa ai più alti livelli di prestigio, autorevolezza e ‘credibilità’ internazionale, lavoro quantificato in almeno 20.000 ore in 6 anni ‘donate’ dal Maestro Ciavatta alla Fondazione Tebaldi secondo quello spirito di servizio e volontariato più volte evocato, lavoro che per statuto costituisce oggi la parte più importante del patrimonio della Fondazione. Il Maestro Ciavatta auspica infine che questo patrimonio di immagine culturale per San Marino non venga sperperato, ma affidato a chi bene saprà far ulteriormente crescere l’iniziativa a livello internazionale tutelandone il nome, lo spessore culturale e ottimizzando sempre le risorse economiche".

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