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San Marino, lettera aperta al Segretario di Stato Pasquale Valentini

da Redazione

Supertassa Frontalieri, riportiamo di seguito la lettera aperta inviata dai Segretari della FLI-CSU Enzo Merlini e Giorgio Felici al Segretario di Stato per le Finanze Pasquale Valentini.

SAN MARINO – Riportiamo di seguito la lettera aperta inviata dai Segretari della FLI-CSU Enzo Merlini e Giorgio Felici al Segretario di Stato per le Finanze Pasquale Valentini.

 

“On.le Segretario di Stato, guardando la trasmissione “Indaco” andata in onda lo scorso martedì, date le inesattezze (ci auguriamo siano solo tali, determinate da un ricordo annebbiato degli eventi passati) profferite, ci sentiamo in dovere di dire come stanno realmente le cose, attraverso questa lettera aperta.

 

La prima accusa rivolta al sindacato è stata quella di non avere levato gli scudi allo stesso modo, relativamente alla supertassa per i frontalieri, quando fu l’Italia ad applicare la doppia imposizione, che fu il primo vero atto discriminatorio nei loro confronti. Evidentemente, Lei è di memoria corta perché sono note a tutti le pressioni che abbiamo messo in atto verso i parlamentari e le istituzioni locali, le manifestazioni organizzate, verifiche legali rispetto alla legittimità di tale norma. Purtroppo, questo sì, senza risultati.

 

È la politica sammarinese, semmai, che non ha mosso un dito rispetto a quella vicenda, anzi l’ha condivisa sottoscrivendo l’accordo contro le doppie imposizioni del 2002, mai ratificato, con il quale si è sancito il diritto dell’Italia a pretendere la doppia imposizione nel Paese di questi lavoratori, peraltro in maniera unilaterale senza poterne concordare l’entità. È veramente strano che non se lo ricordi, ma il culmine del vuoto di memoria lo ha raggiunto quando ha affermato che non ci preoccupiamo allo stesso modo dei sammarinesi che vanno a lavorare in Italia a causa della delocalizzazione in atto da parte di molte imprese.

 

Quando si verificò il primo caso nel giugno dello scorso anno, fummo noi i primi a sollevare il problema e ne parlammo anche personalmente con Lei, suggerendo anche di trovare la forma di restituire a questi lavoratori l’intera o parte della quota capitaria che l’INPS verserà all’ISS per effetto del pagamento delle imposte interamente all’erario italiano, peraltro senza diritto alle detrazioni e deduzioni fiscali soggettive. Ci siamo incontrati sul Pianello, in occasione di una seduta del Consiglio Grande e Generale, e Lei ci disse: “avete ragione”. Ricorda ora?

 

Onorevole Segretario, i tempi sono duri e siamo consapevoli della necessità che ogni parte si assuma le proprie responsabilità. Passi che il Governo decida di tirare dritto per la sua strada senza ascoltare il parere del sindacato, che comunque farà tutto il possibile per perseguire una reale equità fiscale, ma che si dicano anche le falsità per tentare di rendere inefficace il nostro ruolo, no! Un Paese che scarica la crisi sui più deboli non ha futuro e chi accusa il sindacato di fomentare lo scontro sociale si faccia un profondo esame di coscienza.

 

Con i più deferenti ossequi.”

 

I Segretari FLI/CSU

Enco Merlini (FULI-CSdL) – Giorgio Felici (FLIA-CDLS)

 

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