Home NotizieSan Marino San Marino, anche Ases protesta: Crisi edilizia senza precedenti

San Marino, anche Ases protesta: Crisi edilizia senza precedenti

da Redazione

Problemi del settore edile, l’ASES protesta con veemenza: “Se non siamo tutti i giorni sui giornali non significa che i problemi legati al settore edile si siano risolti, anzi, con l’indifferenza che la politica ha dimostrato nei nostri confronti, sono aumentati notevolmente.

SAN MARINO – Non essendo quotidianamente sui giornali, poiché la nostra primaria occupazione non è quella di scrivere articoli sulle testate giornalistiche, non significa che i problemi legati al settore edile si siano risolti, anzi, con l’indifferenza che la politica ha dimostrato nei nostri confronti, sono aumentati notevolmente.
Stiamo vivendo una crisi del settore senza precedenti, e il Governo non ha dimostrato alcun interesse ad affrontare seriamente la situazione. Quando un settore economico ha notevoli difficoltà, bisogna sostenerlo, mentre al contrario, noi stiamo subendo attacchi da ogni parte: tasse sui cartelli di cantiere, aumento di mille volte la tassa di occupazione del suolo pubblico, accertamenti fiscali assurdi, leggi che consentono agli operatori agricoli di operare nel settore di nostra competenza.
Riguardo alle nostre proposte (presentate in un documento ufficiale e chiaramente inascoltate dall’esecutivo), vi è stata una risposta positiva lontana da pensieri speculativi da parte della cittadinanza, al punto che un nutrito gruppo di persone ha presentato un’istanza d’arengo dove si chiede la possibilità di edificare su terreni di proprietà della famiglia, con l’intento di costruire una sola unità immobiliare ad uso residenziale per ogni componente famigliare, subordinando la concessione al divieto di vendere o affittare l’immobile per almeno 20 anni. Noi questa iniziativa la condividiamo ampiamente, perché fermerebbe la speculazione, aumenterebbe la qualità delle abitazioni e darebbe respiro all’intero comparto.
Vogliamo esternare tutta la nostra solidarietà alle persone che sono rimaste coinvolte nella vicenda Fincapital, oltre ai numerosi cittadini acquirenti che sono caduti nel vortice, ci sono anche tanti lavoratori autonomi e artigiani sammarinesi che sono stati privati dei loro compensi per i lavori svolti. In un Paese normale, doveva già essere venuta fuori la verità su chi ci sia dietro a tutto questo e chi gli ha permesso di osare tanto. Evidentemente a San Marino di normale è rimasto ben poco.
Nei prossimi giorni concluderemo le consultazioni con le varie forze politiche sammarinesi, sia di governo che di opposizione e riferiremo di fronte all’assemblea generale di tutti i soci ASES, i quali delibereranno in merito alle iniziative future.

Il direttivo A.S.E.S.
c.s.

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