Home NotizieSan Marino Frontalieri, il Pdl: Dal Titano serve disponibilità 

Frontalieri, il Pdl: Dal Titano serve disponibilità 

da Redazione

Marco Lombardi e Sergio Pizzolante (Pdl), in una nota pongono sul tavolo il proprio impegno per “svegliare” il Governo di Roma sulla questione dei Frontalieri, ma chiedono al Titano di fare la propria parte.

SAN MARINO – Marco Lombardi e Sergio Pizzolante, esponenti del Pdl, in una nota congiunta tornano sul discorso dei lavoratori frontalieri e della “supertassa” imposta da San Marino. In cui pongono sul tavolo il proprio impegno per “svegliare” il Governo di Roma sulla questione, ma chiedono al Titano di fare la propria parte.

“La questione della normalizzazione dei rapporti italo-sammarinesi e dello status dei lavoratori frontalieri non è più rinviabile ed è venuto il tempo che noi politici locali troviamo il modo di porre l’argomento all’ordine del giorno del Governo Italiano”. E’ quanto affermano in una nota congiunta l’On. Pizzolante e il Consigliere Regionale Marco Lombardi.

“Ho già avuto modo di dire – afferma Lombardi – che va sollecitata la Regione perché il ruolo ricoperto dal Presidente Errani e le sinergie dell’Emilia-Romagna con la Repubblica di San Marino, possono essere un elemento importante di pressione sul Governo Italiano”.

“Per quanto mi riguarda – prosegue l’On. Pizzolante – sto presentando assieme ad alcuni colleghi anche del PD un documento che solleciti il Governo Italiano a riprendere i contatti con il Governo sammarinese per affrontare e risolvere le problematiche sul tappeto”.

“Sarebbe certamente opportuno – concludono i due esponenti del Popolo della Libertà – che di fronte ad atti concreti sul versante italiano che lascino intravvedere la reale possibilità di arrivare ad una soluzione condivisa, il Governo Sammarinese prendesse in considerazione la possibilità di sospendere l’efficacia della norma sui frontalieri rimandandone l’effetto alla fine dell’anno in modo che di fronte al raggiungimento di un eventuale accordo complessivo ci sia il modo di evitarne definitivamente l’impatto sui lavoratori”.
 

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