Home NotizieItalia Brunetta: “Bene i certificati medici on line, presto la riforma fiscale”

Brunetta: “Bene i certificati medici on line, presto la riforma fiscale”

da Redazione

Riforma dei certificati di malattia e piano per la crescita del Paese. Di questo ha parlato il ministro per l’Innovazione, Renato Brunetta, ospite di Maurizio Belpietro a “La telefonata” su Canale 5”. I certificati riguardano 18 milioni di lavoratori dipendenti pubblici e privati che non dovranno più spedire due raccomandate come in passato, con un risparmio di 200 milioni.

Riforma dei certificati di malattia e piano per la crescita del Paese. Di questo ha parlato il ministro per l’Innovazione, Renato Brunetta, ospite di Maurizio Belpietro a “La telefonata” su Canale 5”. Rispondendo a una domanda del giornalista sui mugugni dei medici chiamati a certificare online lo stato di malattia dei propri assistiti, il ministro ha raffermato che i certificati “riguardano 18 milioni di lavoratori dipendenti pubblici e privati che non dovranno più spedire due raccomandate come in passato, con un risparmio di 200 milioni. Il certificato – spiega il ministro – lo compila il medico che lo manda all’Inps. E poi l’Inps lo girerà al datore di lavoro. È una piccola fatica in più per i medici che finora hanno collaborato ma che temono le sanzioni”. Brunetta ricorda che le sanzioni scattano solo “se un medico si rifiuta di fare i certificati. Ma se c’è un piccolo blocco momentaneo, le norme già prevedono che non ci siano sanzioni. Non succede niente – ha ribadito il ministro – siamo persone serie”. Al contrario “se qualcuno dice: non lo farò mai e chi se ne frega di Brunetta, allora scattano sanzioni. È un grande vantaggio per tutti e devo dire anche per i medici. Le proteste rientreranno e dialogheremo”. “L’assenteismo è una battaglia caduta in sordina?”, chiede Belpietro. “Non è vero. Il monitoraggio mensile dice che siamo sui livelli dell’anno scorso meno il 35 per cento nei primi 30 mesi dell‘“era Brunetta’ È in sordina perché non fa più notizia ma sono andati a lavorare l’equivalente di 70 mila dipendenti in più”. Alla domanda sulle resistenze dell’opposizione al piano per la crescita dell’Italia proposto da Cavaliere, Brunetta ha dichiarato che “l’opposizione si occupa solo di sfascio e bunga bunga. E chi se ne frega dell’opposizione a questo punto. La prima parte della legislatura è stata impegnata a tenere il Paese a galla nella burrasca della crisi. E lo abbiamo fatto con provvedimenti anche duri sulla finanza pubblica. In secondo piano c’è il federalismo fiscale che sarà approvato giovedì. Adesso dovremmo dedicarci alla riforma fiscale, passando dalla tassazione delle persone alle tassazione delle cose, alleggerendo persone e imprese” dal carico fiscale.

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