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San Marino, il Forum delle scelte epocali

da Redazione

Piccoli e grandi quesiti. Questioni da pianerottolo ed altre epocali. Tutto questo nel Forum "San Marino tra Oriente e Occidente" che si è concluso sabato sera al Kursaal di San Marino.

SAN MARINO – Piccoli e grandi quesiti. Questioni da pianerottolo (nel senso di questioni legate alla realtà piccola di uno Stato di 30 mila abitanti inserito nel bel mezzo dell’Italia) ed altre questioni epocali. Il ruolo di San Marino negli scambi internazionali, ma anche il peso specifico della liquidità cinese introdotta in quantità industriale nelle economie dei Paesi occidentali. E poi il grande “problema” della tassazione leggera dei piccoli Stati come San Marino (problema per i paesi come l’Italia che non riescono a concorrere alla pari, ma non riescono nemmeno a guardare lontano). Tutti questi temi sono stati dibattuti nel corso della giornata, sabato 29 gennaio 2011, al Kursaal di San Marino, nell’ambito del Forum San Marino tra Oriente e Occidente. Competizione e alleanze tra Stati”.
Si è parlato del caso cinese con l’intervento dell’Ambasciatore di Cina per l’Italia e San Marino Ding Wei, ma anche con il Professor Michele Bruni (Università di Modena e Reggio Emilia) che ha relazionato sulla sfide demografiche del Dragone in relazione al mercato del lavoro e con Alberto Mingardi, direttore dell’Istituto Bruno Leoni, con un illuminato intervento sull’irruenta discesa in campo della Cina nell’economia mondiale.
La seconda parte del confronto si è incentrata sul tema della competizione tra Stati. Il caso serbo, con l’obiettivo ambizioso di entrare in Ue al termine di una transizione iniziata 12 anni fa, e la profonda analisi della questione della tassazione affrontata dall’economista statunitense Daniel J. Mitchell. Un esempio di internazionalizzazione è stato portato da Marco Rossi, di Consutel, protagonista di un ambizioso progetto legato alle Tlc in Algeria.
Per il Governo di San Marino hanno parlato il Segretario di Stato all’Industria Marco Arzilli, a fare gli onori di casa, il Segretario agli Esteri Antonella Mularoni e il Segretario alle Finanze Pasquale Valentini. Trade union di tutti gli interventi due giornalisti economici di quelli che si ascoltano sempre volentieri, Claudio Antonelli, Caporedattore Economia di Libero, e soprattutto un applauditissimo Oscar Giannino.
La situazione economica sammarinese è precipitata, ma il Titano vuole proseguire nella strada iniziata. Dei rapporti con l’Ocse (la famosa ‘bocciatura’, rimpallata sui media italiani con ampio risalto) ha parlato il Segretario Mularoni, che non ha risparmiato critiche alla stampa e a chi ha voluto cavalcare la polemica per scopi politici. La strada? Secondo Oscar Giannino potrebbe portare verso la Cina, sulla scia di quello che potrebbe essere un esempio per certi versi discutibile, ma sicuramente emblematico: l’Islanda. Dal confronto, che non sarebbe piaciuto troppo al Ministro Giulio Tremonti, e in particolare nelle parole dell’economista americano Daniel J. Mitchell è emerso che la bassa tassazione dei piccoli Stati non dovrebbe essere un problema per quelli grandi, ma una risorsa. Stesso avviso per Giannino, che ha evidenziato la politica della Cina nei confronti di Hong Kong, che potrebbe (dovrebbe) essere mutuata dall’Italia con il Titano.
E un altro aspetto è emerso dal confronto: per cambiare serve coraggio. Ma soprattutto serve unità. Soprattutto se nella ricerca di nuovi driver di sviluppo San Marino andrà ad inserirsi in settori specifici, in cui la concorrenza internazionale si fa spietata.
Alla fine il Segretario all’Industria Marco Arzilli ha lanciato l’appuntamento al 2012: “Per riproporre il Forum San Marino tra Oriente e Occidente, ma soprattutto per fare i conti con i risultati che avremo portato a casa nel frattempo, con quello che saremo riusciti a fare”.

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