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San Marino, Antonella Mularoni: “Passi da gigante in due anni”

da Redazione

È un intervento accorato, con una certa vena polemica quello di Antonella Mularoni, Segretario di Stato agli Esteri, al Forum “San Marino tra Oriente e Occidente”. Al centro di tutto l’esito non positivo delle valutazioni Ocse su San Marino.

SAN MARINO – È un intervento accorato, con una certa vena polemica quello di Antonella Mularoni, Segretario di Stato agli Esteri, al Forum “San Marino tra Oriente e Occidente”. Al centro di tutto l’esito non positivo delle valutazioni Ocse su San Marino.

“Uno dei parametri perché un Paese esterno possa venire a investire a san marino – ha affermato il Segretario Mularoni – è la presenza di accordi contro le doppie imposizioni e l’adeguamento alle imposizioni Ocse. San Marino ha intrapreso la strada della trasparenza. Nell’estate del 2009 in pochi mesi siamo riusciti a firmare i 12 accordi necessari per uscire dalla grey list, ed è stato un lavoro al cronometro, che ci ha impegnati tutti all’estremo. Altri 20 accordi sono arrivati in seguito con i paesi più grandi dell’Ocse perché noi avevamo espressamente richiesto a tutti di firmare accordi con San Marino ma è chiaro che per esigenza di celerità ci siamo rivolti inizialmente ai paesi più piccoli che avevano la nostra analoga necessità”.
Altro capitolo, la “campagna di disinformazione” dei media, soprattutto quelli italiani. “Lo sappiamo, non ci vogliono bene ma ci dispiace che per parlare male del nostro Paese da San Marino e all’interno si assegnano all’Ocse dichiarazioni che non sono mai state dette”.
Riguardo ai rapporti con l’Ocse, e alla bocciatura che non è un riportare san Marino all’inferno ma casomai un passaggio in purgatorio: “L’Ocse sa che abbiamo fatto molto e contiamo che già in aprile ci dica che San Marino ha superato la fase uno, mentre la fase due, per tutti i Paesi, è prevista per il 2012, quindi siamo abbondantemente in tempo”. E ancora: “L’Ocse sa che non è colpa di San Marino se non si firma l’accordo con l’Italia, e quindi non è per questo che non siamo già passati alla fase due”.
Non poteva non essere toccato inoltre l’aspetto dei rapporti con l’Italia. “Sappiamo che il protocollo di modifica contro le doppie imposizioni fiscali con l’Italia, protocollo che noi siamo pronti a firmare dal 2009, è estremamente importante, anche perché ci permetterà di sbloccare altri accordi e ci permetterà di uscire dalla black list italiana, che penalizza le nostre imprese. Siamo pronti a discutere di tutto, ad aprire qualsiasi tavolo con l’Italia anche se dobbiamo ancora capire cosa l’Italia ritiene che non sia adeguato agli standard internazionale da parte nostra”.
“San Marino ha compiuto passi da gigante negli ultimi due anni”, ha concluso il Segretario Mularoni. “E sfido qualsiasi altro Paese a fare ciò che abbiamo fatto noi in due soli anni, partendo da un enorme ritardo”.

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