Home FixingFixing San Marino, il Presidente ECF Zanotti: “Parola d’ordine continuità “

San Marino, il Presidente ECF Zanotti: “Parola d’ordine continuità “

da Redazione

Lunedì scorso Maurizio Zanotti ha presieduto la prima riunione del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Ente Cassa di Faetano. A San Marino Fixing la prima intervista del neo-Presidente dell’ECF.

di Loris Pironi

SAN MARINO – Lunedì scorso Maurizio Zanotti ha presieduto la prima riunione del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Ente Cassa di Faetano. Dopo nove anni di gestione affidata al Presidente Fabio Gasperoni, l’ECF ha dunque cambiato pagina. A Maurizio Zanotti il compito sicuramente non facile di gestire la Fondazione in una fase di cambiamento che potremmo definire “estremo” per l’economia sammarinese.

Prima di entrare nel vivo, conosciamo meglio il nuovo Presidente. Sposato, padre di due figlie, proprio dal primo di gennaio ha ricevuto un altro “incarico” che, sotto il profilo personale, è altrettanto importante di quello che quasi in contemporanea gli è stato conferito in ambito professionale: è diventato per la prima volta nonno. La nipotina peraltro è stata la prima nata dell’anno. Chissà che non si possa leggere come un buon augurio anche per il delicato compito che dovrà ricoprire nei prossimi anni. Dopo esserci concessi questa breve divagazione torniamo all’ambito che ci è più consono per aggiungere che Maurizio Zanotti svolge la professione di Ragioniere Commercialista dal 1980, e che negli ultimi sei anni è stato Presidente del Collegio Sindacale di Banca di San Marino Spa.

“Le mie radici – racconta il Presidente Zanotti – sono di Faetano: i miei nonni, la mia famiglia da parte del padre, vengono proprio da qui. Negli anni si sono poi trasferiti nel Castello di Serravalle, ma le mie origini sono faetanesi, ed è uno dei motivo che mi rendono particolarmente orgoglioso di questo incarico”.
Quali sono gli obiettivi che si è posto al momento di accettare la Presidenza dell’Ente Cassa di Faetano?
“Siamo qui, io e tutto il CdA, per lavorare seguendo una linea di continuità rispetto a quanto compiuto in questi primi nove anni di vita della Fondazione. In primo luogo nell’ambito degli investimenti principali dell’Ente, mi riferisco alle cosiddette grandi opere, il parcheggio multipiano dell’Ospedale, Villa Manzoni, interventi che sono già iniziati e che dovranno essere portati a termine. Per quello che riguarda le erogazioni nell’ambito della sussidiarietà continueremo ad investire nei vari ambiti individuati come prioritari: nell’ultimo triennio l’ECF ha puntato sullo sviluppo del territorio e su arte, cultura, istruzione e settore umanitario. A maggio, quando porteremo in Assemblea il nuovo bilancio triennale, valuteremo come sviluppare il nuovo progetto, che continuerà a mantenere la nostra Fondazione in un ruolo centrale, di riferimento, per tutta la comunità di San Marino. L’Ente, che detiene la maggioranza delle azioni della Banca di San Marino, continuerà inoltre ad adempiere il proprio ruolo di azionista di riferimento dell’istituto di credito, con la consueta attenzione e con senso di responsabilità. Mi auguro inoltre che il nuovo Consiglio di Amministrazione possa continuare a lavorare con spirito positivo e propositivo: da parte mia farò volentieri tesoro dei consigli del Presidente uscente Fabio Gasperoni, che ovviamente ringrazio a nome di tutta la Fondazione per l’impegno di questi anni, ascolterò la voce del CdA e, naturalmente, i suggerimenti dei soci e dell’Assemblea”.
Nell’ultimo triennio, a crisi già iniziata, l’ECF ha erogato a vario titolo ben 4,7 milioni di euro, con un trend in crescita rispetto al passato. Si possono fare ipotesi per il futuro?
“Malgrado le difficoltà economiche che il Paese sta attraversando, l’Ente Cassa di Faetano ha una responsabilità che intende portare avanti, nel compito che le è stato espressamente riservato dai fondatori: mantenere il patrimonio dei soci impiegandolo nell’ambito della sussidiarietà, che è la parola chiave nella storia dell’ECF. Purtroppo stiamo vivendo un periodo di grave crisi generale, in cui i rapporti con l’Italia hanno una parte determinante. Con il nuovo progetto triennale cercheremo di confermare la misura delle erogazioni degli ultimi tre anni. Un obiettivo peraltro raggiungibile se i risultati di Banca di San Marino si manterranno sullo stesso livello. Devo dire che nutro molta fiducia in BSM, che ha un patrimonio umano fatto di eccellenze, a partire dal Direttore Generale Vincenzo Tagliaferro e dai suoi Vicedirettori e collaboratori, e grandi professionalità che, ne sono certo, sapranno interpretare al meglio questa fase di difficoltà generale”.
A proposito, si sono appena celebrati i novant’anni del Gruppo Banca di San Marino.
“Già, Banca di San Marino porta avanti i valori di novant’anni di storia, e sono gli stessi valori che hanno portato alla nascita dell’Ente. La Banca in particolare ha il compito di fare business, di fare profitti come compete ad una banca, ma avendo l’etica come priorità assoluta. Non va dimenticato, a tal proposito, che Ente e BSM sono partner della Scuola Bancaria promossa dalla Fondazione Giovanni Paolo II in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, un’iniziativa dedicata specificatamente ad etica e finanza. BSM in sostanza non può limitarsi semplicemente a rispettare un codice deontologico, ma deve mettere, come ha sempre fatto del resto, la persona al centro della propria attività, avendo il massimo riguardo, di conseguenza, per le famiglie e le imprese. L’Ente da parte sua deve vigilare che questo avvenga, rappresentando un interlocutore per la comunità sammarinese. E direi che questa nostra missione, per il momento, sta ottenendo i risultati che ci siamo prefissati”.
In conclusione, cosa si augura da questa nuova avventura?
“Guardi, io sono ottimista e spero che si riesca a portare avanti un efficace gioco di squadra. Mi riferisco al rapporto tra ECF e Banca di San Marino, ma non solo. Perché in questa fase così delicata la dispersione delle idee è un pericolo, quando invece serve il contributo di tutti”.

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