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Banca Centrale San Marino, Clarizia: Presto l’incontro con Bankitalia

da Redazione

L’intervista di Repubblica ai vertici di Banca Centrale di San Marino, pur infarcita di inesattezze e frasi smentite, indica la rotta che i vertici di BCSM vogliono intraprendere. Il Presidente Clarizia, in particolare annuncia come imminente l’incontro con Bankitalia.

Al di là degli obiettivi non detti, delle imprecisioni e delle illazioni (ma alle illazioni più o meno strumentali dei media italiani sul Titano devono averci fatto il callo) la pagina che Repubblica ha dedicato ieri alla Banca Centrale di San Marino è utile per capire quelle che saranno le prossime mosse stabilite dai vertici di BCSM, il Direttore Generale Mario Giannini e soprattutto il neo nominato Presidente Renato Clarizia.
L’articolo, dicevamo, era emblematicamente intitolato “San Marino ripulisce le sue banche e affida a Clarizia un’impresa da Titano”. Uno spot non da poco per Clarizia (anche se, si sa, certi spot non sono sempre troppo graditi) ma anche una colata di fango su Banca Centrale, accusata di essere stata sempre al di sotto di ogni sospetto, sempre pronta a farsi in quattro per far contento il politico di turno. “Banca Centrale poteva essere bypassata con una telefonata al segretario di turno”, è scritto nel pezzo, e poi ci sono le dichiarazioni del Direttore Giannini smentite ieri dallo stesso con una nota ufficiale in cui afferma di non aver mai pronunciato, in particolare, frasi del tipo “Ci sono stati l’allontanamento e le dimissioni del capo della vigilanza e del presidente, sono arrivati i nuovi dirigenti. Insomma, abbiamo cominciato a fare un po’ di pulizia”.
Detto questo, il Presidente Clarizia ha anticipato a Jenner Minetti che è imminente (questione di pochi giorni) il suo primo incontro con Banca d’Italia, in cui ripeterà “che San Marino non è il Far West”. E ha dettato le linee del sistema finanziario che vuole impostare sul Titano: “Certe cose bisogna cambiarle e noi abbiamo iniziato il nostro lavoro. Immagine e credibilità si possono ricostruire solo con i fatti e io voglio costruire un sistema finanziario e creditizio totalmente in linea con le direttive europee, soprattutto per quanto riguarda l’antiriciclaggio , la trasparenza, la chiarezza”.
Come aveva anticipato nel suo primo incontro con la stampa sammarinese, Clarizia ha ribadito che si devono “fare le regole e farle rispettare”. E ieri ha aggiunto un altro concetto importante: “Se questo vuol dire provocare l’abbandono di qualche operatore, non sarà un grosso problema, ritorneranno quando verrà riconosciuta la qualità di un sistema di credito trasparente”. Un bell’ottimismo, non c’è che dire.
Altro capitolo importante, la creazione di un circuito Made in San Marino per le carte di credito (“Oggi San Marino dipende dall’Italia”, “Ci sono già contatti con la Visa”) e l’istituzione di una centrale rischi. Un’iniziativa, quest’ultima, che permetterà di evitare molte truffe (anche perché mettendo in rete, una rete ovviamente riservata, una serie di informazioni, si può far sì che una stessa persona non vada a chiedere finanziamenti a più banche all’insaputa dell’una o dell’altra per poi sparire, tanto per fare un esempio).

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