Sul Titano anche Alinari, Pericoli e Pomodoro.
di Alessandro Carli
La salute di un Paese si misura anche nella sua capacità di produrre arte. Di investire nell’arte. accanto al percorso di recupero della memoria e delle tradizioni locali, l’Ente Cassa di Faetano ha puntato gli occhi verso alcune espressioni dell’uomo, cercando di valorizzare sia i produttori di idee del luogo che chiamando verso il Titano alcuni Maestri indiscussi della creatività mondiale. Un percorso che si sviluppa verso due direzioni complementari: la crescita culturale del Paese e il potenziamento della sua capacità attrattiva. Così – sotto il tetto robusto e luminoso dell’acronimo ECF – Tullio Pericoli e Luca Alinari incontrano idealmente Arnaldo Pomodoro. Sui primi due – che hanno illustrato le copertine dei primi due libri dedicati ai castelli della Repubblica – alcuni studiosi dal pedigree cristallino hanno espresso giudizi delicati e brillanti. Di Tullio Pericoli, Umberto Eco ha scritto: “Come tutti i grandi ritrattisti, Pericoli punta all’anima, sia quando c’è, sia quando non c’è, e spesso, col ritrarre un volto, di fatto ritrae un pensiero, una visione del mondo, uno stile poetico o narrativo”. Alinari invece si racconta così: “La pittura ha un linguaggio universale, che può essere compreso ovunque e da chiunque. L’arte è elastica nei suoi significati, è applicabile, è leggibile a tutti i livelli di cultura”. Ogni parola sarebbe superflua per parlare di Arnaldo Pomodoro. Del suo modo di interpretare la quotidianità. L’Ente Cassa di Faetano ha acquistato tre opere del Maestro: “Colpo d’Ala” e “Scudo VIII”, visibili presso l’Agenzia di Banca di San Marino di Dogana, mentre “Novecento” è provvisoriamente collocata nella sede dell’Ente. E sempre nel filone dell’arte si inserisce il cippo commemorativo realizzato da Gabriele Geminiani e da Anselmo Giardini in memoria del soldato Sher Bahadur Thapa, che ha perso la vita a Montepulito per aiutare la riparata dei propri commilitoni guadagnando la Victoria Cross. Il tutto, in attesa del taglio del nastro della fontana di chiesa nuova, disegnata appositamente per l’ECF da Tonino Guerra.