Home NotizieSan Marino Gabriele Gatti Presidente Carisp? Fondazione San Marino smentisce tutto

Gabriele Gatti Presidente Carisp? Fondazione San Marino smentisce tutto

da Redazione

Sui media sammarinesi circola con una certa insistenza la notizia che vedrebbe come imminente un cambio al vertice della Carisp: via Leone Sibani, dentro l’ex Segretario alle Finanze Gabriele Gatti. La Fondazione San Marino Cassa di Risparmio SUMS smentisce tutto.

Sui media sammarinesi già da qualche giorno circola con una certa insistenza una notizia, che vedrebbe come imminente un cambio al vertice della Cassa di Risparmio di San Marino, il più importante istituto di credito del Paese. Il nome che tra giornali e web sta rimbalzando come possibile successore di Leone Sibani alla guida dell’istituto è quello dell’ex Segretario di Stato alle Finanze Gabriele Gatti.
Oggi, con una nota ufficiale (in cui il nome che circola in questi giorni non viene neppure citato), la Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS, azionista unico della Cassa di Risparmio, smentisce categoricamente queste voci e ricorda che il mandato dell’attuale presidente – così come quello del CdA – scade nella primavera del 2012 e che la Fondazione non ha alcuna intenzione di provvedere a cambi al vertice o nuove nomine (che per di più, nel caso dei rumor in questione, sarebbero assolutamente politiche). Soprattutto in una fase estremamente delicata quale la attuale, con la lunga partita per la dismissione del Gruppo Delta alle battute finali.
Nella sua nota, la Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS afferma che “Di fronte alle insinuazioni circa trattative ed accordi politici sulla nomina di cui sopra, che alla Fondazione non risultano e non avrebbero motivo d’essere, la Fondazione ribadisce la propria esclusiva competenza nella nomina degli amministratori di Cassa di Risparmio e la necessità, che dovrebbe essere da tutti condivisa, di salvaguardare l’autonomia decisionale della stessa Fondazione, anche a tutela di Cassa di Risparmio e della sua operatività.

 

LEGGI LA NOTA DELLA FONDAZIONE

 

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