Home FixingFixing Colombini: Bruschi ha vinto “Contenere nella casa”

Colombini: Bruschi ha vinto “Contenere nella casa”

da Redazione

Grazie a un progetto su una scala modulare.

di Alessandro Carli

 

Il problema è sempre il solito: studiare e studiare, poi – finiti gli esami – un punto interrogativo. Spesso infatti il passaggio dai libri al mondo del lavoro è un salto nel vuoto. L’opportunità che Colombini offre è – di fatto – una sorta di ponte tra i due mondi: attraverso un concorso di idee applicate alla casa, l’azienda sammarinese apre le porte dello stabilimento a uno studente che si è distinto per un particolare progetto. “L’idea è nata qualche anno fa, quando si sono laureati i primi studenti del corso di Design Industriale – spiega l’Amministratore Delegato, Emanuel Colombini -. Abbiamo ragionato assieme al direttore del Corso, e abbiamo trovato questa soluzione. Il bando è partito a settembre: circa 30 ragazzi si sono iscritti e hanno presentato le proprie idee”. Il tema è racchiuso nel titolo: ‘Contenere nella casa’, ovvero ‘creare’ un oggetto da inserire nella casa, in senso aperto. “Il livello di preparazione dei partecipanti – prosegue Colombini – è piuttosto alto: hanno una certa sensibilità verso l’industrializzazione”. Il Corso, infatti, pone basi concrete, come testimoniano gli stage che alcuni studenti hanno vissuto in alcune aziende leader del settore. Il vincitore – in questo caso la vincitrice, Giulia Bruschi – avrà l’opportunità di svolgere uno stage di tre mesi all’interno della Colombini, e lavorare sul prototipo del progetto, con buone prospettive di lavoro: alcuni ex stagisti infatti sono stati contrattualizzati a tempo indeterminato. “I progetti in concorso sono stati valutati secondo un’ottica di funzionalità e di fattibilità” conclude l’Amministratore Delegato, che aggiunge: “Visto il successo dell’iniziativa, verrà replicata”. Poco prima della consegna del premio – avvenuta il 16 gennaio all’interno della sede dell’impresa – abbiamo avvicinato Giulia Bruschi. “Non sapevo se partecipare o meno – confida la studentessa di Santarcangelo di Romagna, iscritta al secondo anno di Industrial design a San Marino -, poi però ho pensato a una soluzione per la casa, e l’ho presentata. Ho impiegato due o tre giorni per ‘trovare l’idea’, e circa 2 o 3 settimane per ‘scriverla’. Ho cercato di realizzare un progetto che incontrasse il problema degli spazi nelle unità abitative, così ho presentato un’idea di scala modulare, fatta di contenitori componibili e personalizzabile sia per quel che riguarda i colori che i materiali, di grande impatto per i clienti”.

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