Il Pd a febbraio inizierà una raccolta di firme con l’obiettivo di mandare "a casa" Silvio Berlusconi. Lo dice il segretario democratico Pier Luigi Bersani: " Dal primo di febbraio organizzeremo 10mila gazebo per raccogliere 10 milioni di firme su un testo che dica semplicemente ‘vai a casa’".
Il Pd a febbraio inizierà una raccolta di firme con l’obiettivo di mandare "a casa" Silvio Berlusconi. Lo dice il segretario democratico Pier Luigi Bersani: "Noi Pd lanciamo un’iniziativa per dare voce a tutti gli italiani indignati che non possono sopportare questa cosa qua. Dal primo di febbraio organizzeremo 10mila gazebo per raccogliere 10 milioni di firme su un testo che dica semplicemente ‘vai a casa’". “Al di là del vergognoso e inaccettabile attacco alla magistratura Berlusconi pensa di prenderci tutti per imbecilli: non rispondendo delle cose di cui deve rispondere, qui si parla di un reato, la prostituzione minorile sulla base di documenti che non sono fantasie campate per aria" perciò il presidente del Consiglio "deve andarsi a difendere davanti ai magistrati e non sulle sue tv o in quelle di Stato", ha aggiunto il segretario del Pd, commentando l’attacco del premier ai magistrati per l’inchiesta sul caso Ruby. "Al di là dei reati la situazione è gravissima perché quest’uomo rappresenta l’Italia all’estero e fa un danno di immagine colossale", denuncia Bersani, a proposito dell’inchiesta che coinvolge il presidente del Consiglio. "Stamattina mi sono arrivate parecchie telefonate di imprenditori non minori – racconta Bersani – che tornavano dall’estero sgomenti: siamo su tutti i siti e i giornali del mondo". Il leader del Pd precisa di "non fare del moralismo, al netto dei reati, se uno fa il mestiere di regista di film porno, non ho obiezioni, ma se fa il premier deve sapere che ci vuole una patente, se uno vuole fare l’uomo pubblico deve trasmettere civismo, onestà, serietà" invece ci troviamo nella "situazione in cui il premier deve impegnare le sue giornate per spiegare cosa fa la notte, e questo un paese pieno problemi non può permetterselo. Abbiamo bloccato tutto, attorno alle sue questioni, questo non è accettabile". Pier Luigi Bersani è convinto inoltre che nonostante lo scandalo Ruby Silvio Berlusconi punta al Quirinale. "Io sono nettamente contrario ma ci illudiamo che lui non lo pensi?", dice il segretario del Pd. "Si rende forse conto della situazione? No, dice che è colpa degli altri, e quindi – avverte Bersani – se si andasse a votare e la spuntasse con questa legge e con il Parlamento in mano, crediamo forse che rinuncerebbe a fare il presidente della Repubblica?". Meglio Tremonti che Berlusconi – Per Bersani un governo a guida Tremonti sarebbe comunque meglio di quello presieduto da Silvio Berlusconi, il Pd resterebbe all’opposizione, ma almeno si otterrebbe il risultato di andare oltre il Cavaliere. Pier Luigi Bersani precisa però "non avverrà". Bersani premette di non essere un fan di Tremonti: "E’ un curioso ministro, non riesco mai a sentirlo parlare dell’economia reale: o parla di Berlinguer, o dice che i conti sono a posto. Oltre a fare il filosofo e anche il ragioniere, faccia anche l’idraulico".