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Per una polizza RC auto un po’ meno cara

da Redazione

L’incremento medio della RCA nel 2010 è stato del +18%.

La Responsabilità Civile Auto è la croce di tutti gli automobilisti con premi che, da sempre, sono un salasso crescente. Infatti, l’incremento medio della RCA nel 2010 è stato del +18%; se però si considera il periodo che va dal 1994 al 2010, si raggiunge il + 173%. Eppure le tariffe potrebbero scendere del 15-18%, con pochi aggiustamenti; almeno così afferma l’Isvap (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) che in uno studio condotto con le Compagnie ed i rappresentanti dei consumatori, ha stilato un decalogo per il Governo per ridurre gli inverosimili costi di un servizio che nel 2010 era fornito ad un automobilista medio di circa 40 anni che ha subito un incremento tariffario del 10% mentre le imprese, ancora una volta, chiudono il bilancio in perdita. In particolare, il decalogo raccomanda che, per le macrolesioni vi sia “un intervento sulla graduazione delle menomazioni” e sul “valore dei punti d’invalidità per uscire dall’attuale fase d’incertezza giurisprudenziale”, mentre per le microlesioni auspica “una riflessione che stronchi i comportamenti scorretti dei medici legali, potenziando le Commissioni Regionali miste”. Per il risarcimento diretto, l’Isvap propone “il ripristino dell’esclusività della procedura per fugare le incertezze derivate dalla sentenza della Corte Costituzionale del 2008”, mentre per contrastare le frodi indica “la dematerializzazione del contrassegno assicurativo per prevenirne la sua falsificazione”, inasprendo “le sanzioni per chi è sprovvisto di assicurazione”, istituendo un’Unità Antifrode che “coordini le varie banche dati (inclusa quella sui Sinistri dell’Isvap) e collabori con un nucleo speciale di polizia per reprimere i fenomeni fraudolenti”. Si è chiesta anche l’abolizione del tacito rinnovo per “stimolare i meccanismi concorrenziali”, per determinare i prezzi sul mercato. Circa il sistema del Bonus Malus che, per l’Isvap, “è stato introdotto in un contesto non più attuale con un meccanismo che porta alla concentrazione degli assicurati nelle prime tre classi di merito con conseguente perdita di significato delle attuali graduatorie valutative, penalizzando gli automobilisti virtuosi”. Tuttavia, per il Codacons, le proposte dell’Isvap sono “tardive e non ridurranno i prezzi delle polizze; le Compagnie non rinunceranno agli introiti dal settore auto. La sola misura capace di contenere i premi delle polizze è il ritorno alla non obbligatorietà della RC Auto, come avvenuto in altri Paesi”.

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