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San Marino, precisazioni degli Esteri sulla Carta di residenza per stranieri

da Redazione

Le precisazioni della Segreteria agli Esteri sulla norma che prevede l’adozione della carta di residenza per i cittadini stranieri residenti a San Marino (e le successive interpretazioni dei media).

SAN MARINO – Le precisazioni della Segreteria agli Esteri sulla norma che prevede l’adozione della carta di residenza per i cittadini stranieri residenti a San Marino (e le successive interpretazioni dei media).

In considerazione delle diverse versioni apparse in questi giorni sulla stampa locale in relazione all’adozione della carta di residenza per i cittadini stranieri residenti a San Marino e di alcune inesattezze riportate, si ritiene utile effettuare al riguardo le seguenti precisazioni.
• La disposizione relativa alla carta di residenza intende consentire agli stranieri residenti (provenienti da Paesi extra Schengen) libero accesso in Europa senza dover necessariamente utilizzare il passaporto con apposito visto Schengen: quando le Autorità competenti saranno dotate delle strutture tecniche che ci consentiranno di realizzarla essa rappresenterà una facilitazione per lo straniero residente;
• La carta di residenza è prevista dall’art. 22 del Regolamento di attuazione della Legge e al momento non prevede termini di scadenza per la sua richiesta;
• L’art. 26 dello stesso Regolamento, che stabilisce la sanzione di € 1.000 per chi sia sprovvisto di idoneo titolo previsto dalla Legge 118/2010, non si applica in questo caso, dato che appunto la carta di residenza non è prevista dalla Legge 118/2010;
• Essa è l’unico documento attestante la effettiva residenza in Repubblica anche ai fini dell’espatrio (la carta di identità non essendo valida, per gli stranieri, a tal fine);
• La procedura per foto segnalamento e rilievi dattiloscopici non è ancora attiva;
• Il fatto che il documento definitivo conterrà le impronte digitali non è certo riconducibile all’intenzione di “schedare” alcuno, bensì alle necessità legate alla sicurezza ed alla non falsificazione della carta, in conformità alle disposizioni emanate in area Schengen. In un prossimo futuro, per le stesse ragioni, anche il passaporto sammarinese dovrà contenere obbligatoriamente le impronte digitali del titolare, in analogia a quanto stanno facendo tanti altri Paesi.
c.s.


Per la cronaca, nulla viene accennato alla questione dei 60 euro necessari per la regolarizzazione. Mentre il fatto che la "schedatura" avvenga per questioni di sicurezza e che in futuro dovrà essere introdotta, in buona sostanza, anche per i cittadini sammarinesi, resta una questione essenzialmente politica, di relazioni tra Stati (in particolare l’Italia) e tra cittadini (quelli italiani già si sentono discriminati, e giustamente aggiungiamo noi, per la nuova tassa sui frontalieri). Anche se la procedura per la fotosegnalazione e le impronte digitali non è ancora attiva.

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