Musical, che passione. La magia dell’Oriente incontra il Teatro Nuovo di Dogana: martedì 11 gennaio arriva sul Titano “Aladin”, la celebre favola che vedrà Manuel Frattini nei panni del protagonista sui testi creati da Stefano D’Orazio e le musiche composte dai Pooh, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian.
SAN MARINO – Musical, che passione. La magia dell’Oriente incontra il Teatro Nuovo di Dogana: martedì 11 gennaio arriva sul Titano “Aladin”, la celebre favola che vedrà Manuel Frattini nei panni del protagonista sui testi creati da Stefano D’Orazio e le musiche composte dai Pooh, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian. Sulle ali del magico tappeto volante, si volerà nel mondo delle “Mille ed una Notte” dove si incontreranno i tanti personaggi di un’avventura che saprà divertire i più piccoli e far riflettere i grandi sui loro più profondi desideri. Manuel Frattini sarà Aladin, un giovane scanzonato ma generoso, curioso ed intraprendente, ma anche tenero e disperato quando gli eventi lo metteranno di fronte ad un amore impossibile. Ci saranno anche la giovane principessa Jasmine, l’irascibile Sultano, il perfido Gran Visir Jafar e il suo grottesco aiutante Jago, ad aiutare Aladin il fedele Abu e il magico e mirabolante Genio della Lampada che assisterà Aladin nella sua ricerca per trovare il suo posto nel mondo. Il ruolo del magico e mirabolante Genio della Lampada sarà ricoperto da Roberto Ciufoli mentre nel ruolo delle delicata Principessa ci sarà la deliziosa Valentina Spalletta. Nelle parole del protagonista, il primo viaggio verso la magia.
Come nasce Aladin?
“Il primo incontro con i Pooh risale al 2003, ai tempi di ‘Pinocchio’, il musical che segnò il loro debutto in questo genere di teatro – racconta Manuel Frattini -. Solitamente i musicisti sono molto gelosi della propria musica: loro invece sono molto intelligenti e, visto che non si tratta di un lavoro discografico, l’hanno lasciato nelle mani della produzione. Con ‘Aladin’ eravamo già a conoscenza della notizia che Stefano D’Orazio aveva lasciato il gruppo. In questo caso, D’Orazio ha curato i testi, mentre le musiche sono state firmate dal gruppo”.
Come sono ‘entrati’ i Pooh nel musical?
“Sono molti di parte: sono innamorato delle loro melodie. Prima del 2003 non avevo mai seguito un loro concerto o preso un cd. Ora invece… sul palco sono molto coinvolto, anche se il loro pentagramma non è affatto facile”.
Sembra che l’Italia si sia – finalmente – accorta dei musical. Perché?
“Noi italiani siamo conosciuti come un popolo che balla e canta. La svolta è avvenuta con le traduzioni, anche perché prima non tutti amavano riascoltare gli evergreen in una idioma diverso da quello originale. I passi fondamentali, in questo senso, sono stati compiuti da Saverio Marconi e dalla Compagnia della Rancia. Adesso il musical non è più una moda: il pubblico è diventato più esigente, e sa apprezzare la qualità”.
Quanto c’è di Aladin in Manuel Frattini?
“La definizione più bella è quella pronunciata da Stefano D’Orazio: ‘Uno scugnizzo di Baghdad’. Questo Aladin mi è stato cucito addosso…”.
Buio in sala alle 21. Info: 0549.885515.