Home NotizieSan Marino San Marino, intervista a Rossi (USOT): Il turismo soffre per i rapporti con l’Italia

San Marino, intervista a Rossi (USOT): Il turismo soffre per i rapporti con l’Italia

da Redazione

Il turismo sammarinese ha vissuto un 2010 in sofferenza per i problemi nelle relazioni con l’Italia. Lo afferma Paolo Rossi, presidente dell’Usot, Unione Sammarinese Operatori Turistici, nell’intervista rilasciata a Fixing sulle traiettorie per l’anno appena iniziato.

Il turismo sammarinese ha vissuto un 2010 in sofferenza per i problemi nelle relazioni con l’Italia. Lo afferma Paolo Rossi, presidente dell’Usot, Unione Sammarinese Operatori Turistici, nell’intervista rilasciata a Fixing sulle traiettorie per l’anno appena iniziato.
Un giudizio secco sulla Finanziaria. Cosa vede favorevolmente del provvedimento, cosa boccia, cosa avrebbe inserito?
“Abbiamo apprezzato gli sforzi fatti, come ad esempio gli articoli 42e 80. purtroppo non sono stati recepite alcune indicazioni che avevamo dato sul nostro settore, ad esempio sul piano turistico e sul taglio delle spese della PA”.
Aumentare il debito pubblico in attesa di tempi migliori può essere la strada per San Marino?
“Assolutamente no. Se aumenta la spesa della PA, il Paese non può investire”.
Il gigantismo della Pubblica Amministrazione sammarinese è una questione oggettiva. Finora l’unica proposta è arrivata da Anis, che ha chiesto di sfruttare i pensionamenti e limitare le assunzioni fino a ridurre il personale della Pa di 1.500 elementi in 8 anni. Come pensa si possa risolvere il problema?
“Siamo completamente d’accordo. E’ il primo passo per riformare la Pubblica amministrazione”.
Cosa ne pensate dell’ipotesi di eliminazione del provvedimento relativo all’Iva prepagata?
“E’ un settore che non ci riguarda, però se può portare una serie di benefici alle aziende del territorio, la appoggiamo”.
E dell’idea di far pagare tasse più alte ai lavoratori frontalieri?
“Guardando quello che avviene fuori dai confini della Repubblica, la ritenuta fiscale a San Marino è ancora sopportabile”.
L’accordo con l’Italia ha la priorità assoluta?
“Sì. Se vogliamo rilanciare l’economia del nostro Paese, è una priorità. Soffriamo molto: i nostri associati ci hanno detto che negli ultimi 12 mesi hanno subito forti perdite”.
Ultima domanda: quali sono i tre interventi o le tre iniziative a cui il Governo dovrebbe dare la priorità nel 2011?
“In primis, la riforma della PA: la spesa corrente è troppo alta, e per abbassarla ci vuole il sacrificio di tutti. In secondo luogo, l’apertura di un polo di intrattenimento. E’ importante saper trattenere gli ospiti attraverso la cultura, l’università e il gioco. Infine, l’università, intesa come formazione e cultura. Una priorità per i prossimi 10 anni. A latere, una piccola considerazione specifica sul turismo: abbiamo contestato al governo la mancata partecipazione all’aumento di capitale di Aeradria. L’aeroporto di Rimini può portare benefici diretti ed indiretti per il Titano”.

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