Home FixingFixing Diario della crisi del 17 dicembre 2010

Diario della crisi del 17 dicembre 2010

da Redazione

Brasile, Russia, India e Cina vedono i loro PIL crescere a ritmi inimmaginabili per le nazioni cosiddette avanzate.

di Saverio Mercadante

 

Michele chi? Disse un vecchio presidente della Rai sbeffeggiando Michele Santoro. La Crisi chi? Potrebbero parafrasare i paesi del BRIC. Altro che paesi emergenti. Brasile, Russia, India e Cina vedono i loro PIL crescere a ritmi inimmaginabili per le nazioni cosiddette avanzate. Secondo il quotidiano economico Handelsblatt, Brasile, Russia, India e Cina poggiano la loro crescita su pilastri molto solidi: debiti pubblici contenuti e l’enorme presenza di riserve valutarie che dovrebbero rendere improbabile il rischio di una recessione. Altro dato tendenziale di grande sostanza che li accomuna: forte aumento del bisogno di materie prime e crescita dei consumi. E le loro imprese scalano impetuosamente le classifiche internazionali. Il quotidiano economico ha stilato la classifica dei fatturati delle prime 15 aziende dei paesi Bric. In testa a tutti, con largo margine, si piazza, con 137,3 miliardi di euro e il 4,6% di redditività, il produttore petrolifero Sinopec, guidato dal manager Su Shulin, principale concorrente della connazionale Petrolchina, che segue al secondo posto con 104 miliardi di euro di ricavi. Medaglia di bronzo ai russi di Gazprom, con solo 68,8 miliardi di euro di giro d’affari ma con una redditività altissima, il 26,1%, la più alta della top 15. Le imprese di questi nuovi giganti mondiali mostrano di fatto di non essere troppo influenzate dalle maree della globalizzazione: non sono legate all’andamento ciclico delle economie occidentali, ma al contrario sono spinte dallo sviluppo ininterrotto di quelle proprie nazionali. L’Italia appartiene a un’altra vecchia narrazione: nuovo record per il debito pubblico italiano, che nel mese di ottobre ha raggiunto i 1.867,398 miliardi di euro, contro gli 1.844 miliardi del mese di settembre. È quanto si legge nel supplemento al Bollettino di Finanza Pubblica di Bankitalia.

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