Home NotizieSan Marino Sciopero generale il ballo delle cifre E i sindacati si ‘dimenticano’ un dettaglio

Sciopero generale il ballo delle cifre E i sindacati si ‘dimenticano’ un dettaglio

da Redazione

Lo sciopero generale a San Marino si è concluso, cosa rimane? Il consueto balletto delle cifre. Per la Centrale Sindacale Unitaria in piazza c’erano 3 mila lavoratori, meno di 1.000 per l’Udm. E il sindacato si "dimentica" che in piazza è successo anche qualcosa di grave.

SAN MARINO – Lo sciopero generale a San Marino si è concluso, e oggi, il giorno dopo, cosa rimane? Il consueto balletto delle cifre. Per la Centrale Sindacale Unitaria in piazza c’erano 3 mila lavoratori, l’Unione dei Moderati, nella sua nota (di biasimo, tanto per usare un termine che va così di moda in questi giorni sul Titano) ha parlato di meno di mille lavoratori (per ribadire, dopo l’assalto a Palazzo Pubblico, che l’UDM sta con gli altri 15 mila dipendenti che sono rimasti a dare il proprio responsabile contributo nelle aziende private e nella pubblica amministrazione. Piuttosto bassa invece nelle imprese sarebbe stata l’affluenza allo sciopero, secondo indiscrezioni di fonte Anis, in attesa di conferme ufficiali.
In piazza, a documentare lo sciopero, c’era anche San Marino Fixing, e per quello che può contare, la nostra stima è di non più di 1.000-1.500 persone.

Il sindacato ha espresso le proprie opinioni sullo sciopero con due note ufficiali, una della Centrale Sindacale Unitaria, l’altra dell’Usl. Bene, in entrambi i comunicati è mancato un qualsiasi cenno agli episodi inqualificabili avvenuti questa mattina in piazza, l’imbrattamento di Palazzo Pubblico e l’invasione dello stesso.
La Csu nella sua nota sottolinea che “Il corteo è stato aperto da un bambino di 11 anni con un cartello al collo con la scritta: ‘E noi che futuro abbiamo?’.” Quello che ci si chiede è se si tratta dello stesso bambino che, come evidenziano chiaramente le immagini della Tv di Stato e non solo, si è trovato proiettato dentro l’androne di Palazzo Pubblico insieme alla prima decina di “invasori” che hanno forzato il blocco delle spaventate Guardie di Rocca.

 

CSDL E USL: SEPARATI IN PIAZZA?
L’Unione Sammarinese dei Lavoratori invece nella sua nota ha espresso un unico elemento di disappunto di questa giornata. “Triste ancora una volta è stato l’atteggiamento della dirigenza della CSdL, che si è rifiutata di incontrare la delegazione politica insieme all’Unione Sammarinese dei Lavoratori. Nella piazza i lavoratori hanno manifestato l’uno accanto all’altro, a prescindere dalla bandiera sindacale che portavano: un segno di grande unità sindacale e comunione di intenti volti al cambiamento. Al contrario la dirigenza della Confederazione Sammarinese del Lavoro persiste nella sua totale chiusura e mancanza di lungimiranza, non capendo infatti che in questo modo è l’intero movimento dei lavoratori e la sua forza sindacale che risulta indebolita”. Parole sante, ma che non centrano il concetto più importante. E cioè quello che la forza sindacale non viene indebolita tanto da questo clima da separati in casa (e in piazza), bensì dall’irresponsabilità nel gestire l’uso – sacrosanto, questo sì – della piazza.
 

 

 

 

 

 

PALAZZO PUBBLICO VIOLATO: LA FOTOGALLERY

 

 

IL CORTEO: LA FOTOGALLERY

 

 

UOVA CONTRO PALAZZO PUBBLICO: LA FOTOGALLERY

 

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