Home FixingFixing Diario della crisi del 10 dicembre 2010

Diario della crisi del 10 dicembre 2010

da Redazione

Intanto le imprese italiane continuano a fallire.

di Saverio Mercadante

 

E’ uno che parla poco. Quasi mai dà interviste. Ma qualche giorno fa il presidente della FED Ben Bernanke su “60 Minutes”, il programma di approfondimento della Cbs ha parlato, e non è stato un bel sentire. Ha fatto sentire sino in fondo quanto la crisi economica a stelle e strisce sia grave. Nonostante iniezioni di denaro da vari trilioni di dollari e i tassi di interesse quasi a zero, la disoccupazione è sopra al 9.5% da oltre 16 mesi. La sua previsione è che il tasso di disoccupazione non sarà riassorbito per altri cinque, sei anni. Intanto le imprese italiane continuano a fallire ma la cassa integrazione a novembre, ha avuto un dato 2010 per la prima volta positivo rispetto al 2009. Rispetto a un mese fa, la riduzione ha riguardato soprattutto l’industria e tutte le forme di cassa, mentre rispetto a un anno fa crescono ancora la straordinaria e quella in deroga. Purtroppo per le imprese è ancora buio: le procedure fallimentari sono in crescita per il decimo trimestre di fila. Nel dettaglio, i numeri confermano l’analisi degli esperti sulla situazione italiana: si apre qualche spiraglio nella crisi. La ripresa c’è, soprattutto nell’industria, ma è molto lenta e difficoltosa. I dati sulla cig straordinaria (+36,1%) e quella in deroga (+56,6%), ad esempio, indicano ancora una situazione parecchio pesante per migliaia di lavoratori. Sono nell’ultima fase di tutela. Senza una ripresa più decisa, l’avvicinarsi della scadenza degli ammortizzatori speciali resta un dramma. Ma i dati sulle imprese indicano ancora meglio la lentezza estenuante della ripresina. In particolare, nel terzo trimestre, secondo l’Osservatorio crisi d’impresa del Cerved, sono state aperte poco meno di 2.000 procedure fallimentari (+18% sullo stesso periodo 2009 e +13% rispetto al trimestre precedente), mentre nei primi nove mesi hanno sfiorato quota 8 mila (+23% rispetto allo stesso periodo del 2009).

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