Home FixingFixing Dal Codice etico la nuova sfida sociale

Dal Codice etico la nuova sfida sociale

da Redazione

L’ANIS si è dotata di nuove norme che vincolano i propri vertici, dirigenti e associati ad un comportamento morale. Il punto di partenza è il Decreto Delegato numero 96/2010 relativo alla “responsabilità da misfatto della personalità giuridica”.

Il Decreto Delegato 96/2010, “Responsabilità da misfatto della persona giuridica”, al comma 1 dell’art. 3 dispone che “il modello organizzativo (di un’impresa) deve essere improntato in un vero e proprio codice comportamentale, cui gli appartenenti alla personalità giuridica devono informare il proprio comportamento”. L’adozione di un codice etico costituisce dunque un elemento essenziale del sistema dei controlli preventivi. Anche l’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese ha adottato un nuovo codice etico, moderno, più vincolante. L’occasione per il lancio di questa iniziativa, che rientra nel solco di un sempre più ampio impegno per la trasparenza e la legalità, è stata l’Assemblea generale della scorsa settimana.

 

ANIS: il nuovo Codice etico

 

“Riconoscendosi pienamente nei principi e nei valori sanciti dalla Carta dei Diritti dei Cittadini e dei Principi Fondamentali dell’Ordinamento Sammarinese e nella sempre più ampia affermazione dei valori della libera iniziativa e della riconosciuta funzione del libero mercato e della proprietà privata l’ANIS si pone, con senso di responsabilità e con integrità morale, l’obiettivo di contribuire alla crescita economica, civile e democratica del Paese, a partire dalla realtà in cui opera”. È questo l’incipit del codice etico adottato dall’Associazione degli industriali sammarinesi, un codice che va a regolare il comportamento imprenditoriale e deontologico degli associati, dei dirigenti e dei dipendenti dell’associazione, e s’impegna ad attuare con trasparenza e a rispettare modelli di comportamento ispirati all’autonomia, integrità, eticità e a sviluppare azioni conseguenti coerenti. Ma attenzione ad un concetto fondamentale: l’eticità dei comportamenti non è valutabile sono nei termini di stretta osservanza delle norme di legge e dello Statuto. “Essa si fonda sulla convinta adesione a porsi, nelle diverse situazioni, ai più elevati standard di comportamento, in particolare per quanto riguarda la correttezza e la trasparenza che ANIS si impegna a rispettare, in primo luogo garantendo con continuità la pubblicità degli associati”. Tra gli obblighi “morali” che si impongono gli associati c’è quello ad applicare leggi e contratti di lavoro, a comportarsi con correttezza e giustizia nei confronti dei propri collaboratori, a assumere un atteggiamento equo e corretto nei confronti di clienti, fornitori e concorrenti, a mantenere un atteggiamento rispettoso dei diritti dei consumatori. E ancora a rispettare l’ambiente ed a mantenere rapporti ispirati a correttezza e integrità con la pubblica amministrazione, i partiti politici e tutte le istituzioni. Per quello che riguarda i vertici associativi, l’elezione deve essere subordinata “alla verifica della piena rispondenza dei candidati a una rigorosa e sostanziale aderenza a irreprensibili comportamenti professionali e associativi”. I nominati si impegnano a assumere gli incarichi per spirito di servizio, a mantenere un comportamento ispirato a autonomia, lealtà e spirito di responsabilità nei confronti degli associati e delle istituzioni, a rapportarsi con gli associati con uguale dignità, a prescindere dalle loro dimensioni imprenditoriali e dal settore di appartenenza, pronti a rimettere il proprio mandato qualora la propria permanenza negli organismi potesse diventare dannosa per l’immagine dell’imprenditoria e dell’Associazione. I rappresentanti esterni invece, scelti secondo criteri di competenza e indipendenza secondo delibera degli organi competenti dell’Associazione dell’Industria Sammarinese, s’impegnano a loro volta a svolgere il proprio mandato nell’interesse dell’ente designante e degli imprenditori associati, nel rispetto degli orientamenti che l’Associazione deve loro fornire; devono impegnarsi a fornire costanti informazioni sullo svolgimento del loro mandato, non assumere incarichi secondo proprio interesse personale, devono rimettere il proprio mandato qualora si verifichino cause di incompatibilità, o comunque su richiesta dell’Associazione. Il codice etico dell’ANIS è applicabile ai funzionari e ai dipendenti della stessa Associazione e ha valore di codice deontologico nelle parti che sono compatibili con la condizione di dipendente. Per la verifica e l’applicazione delle norme comportamentali il parere (obbligatorio ma non vincolante) è demandato al Comitato dei Saggi.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento